A denunciare è la Dott.ssa Loredana CASCIANA, Medico Veterinario, libero professionista nonché dipendente dall’A.S.P. di Catania, difesa dall’Avvocato Giuseppe Lipera del Foro di Catania.
La Dott.ssa CASCIANA, che dell’amore e della cura per gli animali ne ha fatto la propria ragione di vita e che negli ultimi anni si è appassionata all’elicicoltura (gasteropodi dalle molteplici qualità, sia culinarie che curative), nell’intento di sgominare il traffico illecito di lumache, ha scoperto che nella sua Sicilia ci sono da un lato aziende che lavorano seriamente e dall’altro c’è la Miceli’s Snail.
L’allevatore e commerciante MICELI Ciro, ex marito della Dott. CASCIANA e titolare dell’omonima azienda, infatti, sui social appare come tra le aziende elicicole più redditizie e pluripremiate della Sicilia, improvvisando corsi di formazione a giovani e scolaresche, prospettando loro non solo lauti guadagni immediati ma anche la possibilità di acquistare tutta la produzione.
Ma la frode non finisce qui: il MICELI, infatti, spaccia sia i riproduttori che vende alle aziende, che le lumache che immette sul mercato, come prodotto locale a km 0, ma in realtà provengono da altra regione, dalla Campania ad esempio, o addirittura dall’est!!
Ed è proprio lo scorso 7 aprile che, grazie alla denuncia della Veterinaria, sono scattate immediatamente le indagini in seguito alle quali la Polizia di Stato ha rinvenuto una partita di lumache prive di tracciabilità, senza etichetta o numero di lotto, provenienti dalla Campania e intestata al MICELI, in un locale non autorizzato e ben distante dalla sede aziendale, dove all’interno è stato rinvenuto anche materiale, in pessimo stato igienico – sanitario, per la manipolazione e il confezionamento delle lumache che vengono etichettate dalla Miceli’s Snail per andare sulle tavole di ignari cittadini convinti di mangiare un prodotto locale a km zero.
E proprio per quanto sopra che adesso, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Sciacca, il Dott. Christian DEL TURCO, ha emesso decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti proprio dell’allevatore MICELI Ciro per il reato di frode nell’esercizio dell’attività commerciale (ex art. 515 c.p.), fissando udienza per il prossimo 20 novembre e nel quale la Dott.ssa CASCIANA risulta essere ufficialmente persona offesa e per il quale ha già preannunciato di volersi costituire parte civile.
“Purtroppo – dice la Dott.ssa CASCIANA- questo è un fenomeno dilagante non solo in Sicilia, ma anche in tutta Italia e l ‘elicicoltura rischia di essere compromessa a scapito di allevatori onesti. E’ necessario intensificare i controlli sia all’interno degli allevamenti che durante il trasposto delle lumache”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Agronomo dr Ciro Miceli, in relazione alle notizie oggi diffuse dalla stampa, su impulso della Dr Loredana Casciana:
“Confido di poter dimostrare la mia estraneità all’ipotesi accusatoria della quale hanno parlato oggi varie testate, dopo aver ricevuto la notizia da parte della mia ex moglie.
La mia azienda ha ottenuto le necessarie autorizzazioni, superato i controlli ed operato nel rispetto della legge. Le lumache sono state apprezzate dai miei clienti e non ho registrato lamentele.
Non è la prima volta che la Casciana tenta di danneggiare, attraverso comunicati stampa, la mia figura di uomo e di professionista; tanto che, nei suoi confronti, pendono due distinti procedimenti – presso le Procure di Catania e Caltagirone – per più reati, tra i quali la diffamazione ai miei danni.
Sorprende, per l’accusa di frode in commercio di cui all’art. 515 c.p., che si attribuisca alla Casciana la qualità di “persona offesa”; trattasi, infatti, di presunte violazioni ad esclusiva tutela di interessi pubblici. La dichiarata volontà della mia ex moglie di costituirsi parte civile, poi, la dice lunga sui suoi propositi.
Le accuse della Casciana non riusciranno a cancellare quanto ottenuto, con grandi sacrifici, come elicicoltore e come agronomo, al servizio di aziende rinomate.
Attraverso la difesa tecnica dei miei Legali, Avv.ti Giovanni e Sergio Vaccaro, mi difenderò nell’unica sede deputata a vagliare quella che – fino a sentenza definitiva – resterà solo un’ipotesi.
Continuerò a lavorare col medesimo impegno, fiducioso nell’opera della Magistratura.
Sia la stampa, sia l’opinione pubblica sapranno attendere l’esito dell’ipotesi accusatoria, senza allarmi pregiudizievoli”.