In realtà é emergenza già da tempo. E’ impensabile che, dopo tutte le lezioni che la comunità internazionale avrebbe dovuto assimilare, politici, opinionisti e pensatori vari si pongano ancora delle domande sul riconoscimento del Presidente ad Interim Guaidò. Ad Interim e non autoproclamato.
Il Venezuela, anche quel poco che ne è rimasto, ha una Costituzione. A taluni non piace Guaidò? Taluni non si fidano o prevedono influenze USA o altre ancora? Possibile. Tutto è possibile di questi tempi. Ma non ci si può nascondere dietro un dito, affermare che non ci sono le prove della carestie e delle sofferenze in Venezuela. Ci sarà sempre chi crede alle scie chimiche ma ora stop!
Maduro è un narcodittatore che si aggrappa ad una bandiera che non lo vuole più e grazie ad elezioni non democratiche, la stessa UE lo aveva dichiarato! E’ un usurpatore che ha barato. Guaidò avrà il compito di fissare nuove elezioni, come ogni Presidente ad Interim! E magari sarà anche eletto. Si vedrà.
Ora il Venezuela è al buio. Il più grande black-out della storia di questo paese ormai diventato pericoloso a causa della carestia, che alcuni ancora non ammettono, della povertà estrema. Le ore d’elettricità erano già state ridotte creando grossi danni non solo alla popolazione ma anche agli ospedali. Ora il black-out è totale, dura da giovedì. Gli ospedali contano già i morti. Ospedali che avevano l’ordine di non far entrare giornalisti, di far uscire immagini. Ma dei giornalisti di France24 sono riusciti – ad esempio – a fare un reportage sulla situazione grazie ad un medico di Caracas. La testimonianza di una donna operata di tumore al seno che sa che dovrà morire a causa della mancanza di farmaci è un pugno nello stomaco. Il dottor Romero continua a battersi in diversi ospedali, un’infermiera spiega che anche se i macchinari funzionassero sarebbero troppo obsoleti. Non si può tacciare France24 di essere di parte.
Altri sono riusciti a filmare dei neonati in incubatrice nella materinità de El Valle Esta dove l’ossigeno viene dato manualmente perché i macchinari non funzionano . ma siamo ancora il genere “umano”?
Per essere informati, i venezuelani contano solo sui social network… i media nazionali possono trasmettere solo le immagini volute da Maduro. Ma il popolo filma, con i telefonini, con quel poco di ricarica che si riesce ad avere.
Riguardo al black-out, Maduro grida al sabotaggio. Ma se sabotaggio è può esserselo fatto da solo, al punto in cui siamo. Oppure si tratta banalmente della mancanza di manutenzione dovuta all’incuria ed alla corruzione del governo madurista.
Torniamo in Europa che ha approvato le sanzioni al Venezuela per togliere i soldi a Maduro… L’Italia No!
Lega e Movimento 5 Stelle sono divisi. Di Maio è riuscito a rispondere a Gaidò: “Non riconosciamo soggetti che non sono stati votati” . Perché Maduro lo è stato? Abbiamo al Governo degli incolti. Quelli della figuraccia del “grano saraceno da non importare”. All’epoca potevamo sorriderci sopra. Ora siamo andati oltre…
Abbiamo un Sottosegretario agli Esteri – Manlio Di Stefano (M5S) – che ha parlato di “Road Maps”, che il fatto di chiamare Maduro “dittatore” è un fatto puramente “lessicale“… Ha lui stesso ammesso che l’Italia non aveva riconosciuto l’elezione di Maduro, per quale ragione Guaidò non dovrebbe essere Presidente ad Interim come riconosciuto dalla Costituzione Venezuelana? Ma cosa stiamo dicendo? Come si informa la classe politica italiana? Perché anche se il sottosegretario non capisce lo spagnolo, esistono i traduttori. E’ andato a parlare con le comunità venezuelane in Italia? Ha ascoltato l’appello della comunità italiana in Venezuela? Le ambasciate all’estero sono chiuse. I venezuelani non possono rinnovare i passaporti, restare in contatto con le famiglie…
Ma l’Italia non era un paese colto ed umano? Ogni commento è inutile e straziante…
Luisa Pace