Martedì 9 ottobre. A partire da mezzogiorno la stampa e la popolazione hanno aspettato il risultato del rimpasto governativo dopo che il Ministro degli Interni, Gérard Collomb, ha deciso di gettare la spugna per tornare a Lione. Ha più o meno spiegato che con il Presidente non si può discutere. Dichiarazione che non meraviglia. Prima di lui aveva sbattuto la porta Nicolas Hulot, Ministro dell’Ecologia. Di questi tempi Hulot aveva un suo perché vista la situazione allarmante del clima ma probabilmente non è stato ascoltato. Rimpasto ma non crisi di Governo, il Primo Ministro Edouard Philippe, peraltro Ministro degli Interni ad interim, non ha dato le dimissioni. Strano ma vero.
Nel frattempo…
… a Parigi – e non solo – pensionati, studenti, dipendenti, disoccupati… (21.000 secondo la prefettura!) manifestavano per salvare il modello sociale francese. Una manifestazione neanche tanto pacifica e decisamente contro Macron.
I militanti del REM – la macroniana République en Marche – hanno ripreso il loro cammino pedagogico forse per far risalire un po’ il Presidente nel cuore dei francesi. Sì perché la politica di Monsieur le Président è sempre meno digerita.
Se il Governo non ha fretta di rimpastarsi al popolo non resta che restare “zen” almeno fino all’arrivo dell’agognato annuncio. Intanto in Parlamento si urlano addosso ma ormai sembra normale pure quello.
Pazientiamo.
Luisa Pace