E’ successo lo scorso 17 settembre a Roma. Un fidanzato che incarica degli amici di sfregiare la donna che lo ha respinto. A seguito delle indagini, i Carabinieri della Compagnia Casilina hanno arrestato quattro persone (un cittadino nicaraguense e tre cittadini honduregni), ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di atti persecutori, rapina aggravata, porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, lesioni gravissime e ricettazione. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Sezione reati contro la libertà sessuale e contro la famiglia. L’attività investigativa svolta dai militari dell’Arma è nata a seguito di una richiesta pervenuta tramite 112, nel corso della quale una cittadina honduregna di 24 anni, richiedeva l’intervento poiché vittima di una violenta aggressione.
I Carabinieri giunti sul posto, constatavano che la donna, visibilmente scossa, presentava il volto sanguinante a causa una vistosa ferita da arma da taglio. Immediatamente veniva allertato il 118 che a mezzo di un’ambulanza trasportava la giovane al pronto soccorso del Policlinico Casilino. I successivi accertamenti, hanno consentito di ricostruire la vicenda che da febbraio 2017 stava interessando la giovane donna, la quale stava attraversando un periodo travagliato, dopo che la sua decisione di interrompere la relazione sentimentale con l’ex compagno 31enne del Nicaragua, aveva determinato in quest’ultimo delle reazioni spropositate, che nel corso del tempo avevano assunto una dimensione sempre più preoccupante, fino a giungere alla violenta aggressione per la quale era stato richiesto l’intervento.
Nello specifico, in occasione di una serata organizzata in un circolo di via di Centocelle per i festeggiamenti della indipendenza dell’Honduras, la donna che si trovava in compagnia del fratello, dopo avere avuto l’ennesimo litigio con l’ex compagno, era stata oggetto di una “spedizione punitiva” nel corso della quale, due donne ed un uomo, l’avevano aggredita, colpendola a calci e pugni e ferendola al volto con delle forbici. Si apprendeva inoltre che durante la violenza, gli aggressori facevano riferimento proprio all’ex compagno quale mandante. Nello stesso tempo, anche il fratello veniva aggredito con un bastone e privato dei soldi e del telefono cellulare. Tra gli arrestati, oltre il nicaraguense 31 enne, vi sono i componenti di un nucleo familiare di cittadini honduregni, una donna 39enne, colf per una famiglia del quartiere Parioli ed i due figli, un maschio ed una femmina, rispettivamente di 19 e 22 anni.
La meticolosa attività investigativa ha consentito di ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda, delineando nel concreto il quadro della situazione in merito al costante stato di apprensione e di ansia in cui era costretta a vivere la giovane vittima e di raccogliere concrete prove di responsabilità a carico degli indagati, dimostrando che gli episodi erano tra loro collegati e riconducibili alla condotta vessatoria e persecutrice posta in essere dall’ex compagno della giovane honduregna.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti rispettivamente presso le case circondariali di Regina Coeli e Rebibbia.