Ad affermarlo in un post pubblicato sulla sua pagina, Filippo Bertolami, Vice questore aggiunto della Polizia di Stato, Segretario Nazionale del sindacato PNFD – Polizia nuova forza democratica.
Bertolami, che da tempo denuncia le carenze delle misure di sicurezza, è un personaggio scomodo che forse proprio per questa ragione già in passato ha subito le conseguenze delle sue coraggiose denunce.
“Quando dopo Barcellona leggo “Allerta al Viminale: controlli speciali per il rischio furgoni” – scrive Bertolami – mi vengono i brividi ripensando che nel 2015 – dopo anni di inascoltate segnalazioni interne – mi hanno intervistato sugli scarsi livelli di (in)sicurezza – anche di Palazzo Chigi – nonostante i miliardi spesi e Minniti affermava in diretta che le “piazze di Roma erano in ottime mani” e che io sarei stato chiamato dai miei superiori, che infatti mi hanno sospeso dal servizio “tout court”, cercando già all’epoca di destituirmi.
Peccato che pochi giorni dopo un furgone con due stranieri entrava indisturbato in Piazza Colonna ( “Palazzo Chigi, furgone beffa la sicurezza“) e che solo dopo un’altra intervista a seguito dell’eccidio di Nizza, sono stati finalmente montati i dissuasori anche alla Stazione Termini e non solo a protezione dei palazzi del potere.
Per non parlare del camion poi inspiegabilmente entrato in Piazza Maggiore a Bologna durante il concerto dei Nomadi o del “default” totale di Piazza San Carlo a Torino in piena allerta appena lanciata proprio da Minniti.
Lo so, la verità fa male! Per questo – conclude Bertolami – da anni cercano in tutti i modi di tapparmi la bocca, ma penso sia più utile continuare a segnalare criticità proponendo soluzioni, sino a quando non si realizzerà un reale cambiamento – non solo a parole! – ascoltando anche le voci ‘scomode’ dall’interno, per l’innalzamento concreto del livello di Sicurezza di tutti, agenti e cittadini…”