“ Ormai nessun dubbio sembra residuare sull’assoluta estraneità dei fratelli PEPI (Antonino, Alessandro e Marco)in merito all’omicidio Dezio, avvenuto nelle campagne del vittoriese”.
Ad affermarlo, con un comunicato stampa, l’avvocato della difesa Giuseppe Lipera.
“La già debole ipotesi accusatoria, infatti, è stata totalmente sconfessata dalle analisi delle tracce di sangue riscontrate sugli indumenti degli indagati.
I R.I.S. di Messina, la cui consulenza tecnica costituisce elemento decisivo ai fini delle indagini, confermano, senza margine di dubbio, che il sangue ritrovato sugli indumenti di PEPI Marco e PEPI Alessandro non appartiene al Dezio.
Così come anche nessuna prova del coinvolgimento dell’altro fratello, PEPI Antonino, è emersa dalla suindicata consulenza, la quale, peraltro, non fa che confermare come PEPI Gaetano abbia sin da subito riferito l’assoluta verità: non c’è stato alcun omicidio di gruppo.
Gaetano PEPI non ha mai mentito: l’unico coinvolto nella tragica vicenda è lui e solo lui.
I tre fratelli, pertanto, non hanno partecipato all’omicidio.
La consulenza tecnica dei R.I.S. non fa altro che ribadire quanto da sempre sostenuto non solo da tutti gli indagati, ma anche dai loro difensori (avv. Giuseppe Lipera e avv. Pietro Lipera).
I già inesistenti indizi di colpevolezza, dunque, vengono definitivamente smentiti dalla consulenza tecnica dei R.I.S..
I tre fratelli, in regime di custodia cautelare, sono in carcere ingiustamente da ben 8 mesi.
Per tale ragione i difensori oggi lunedì 3 ottobre hanno presentato al Gip del Tribunale di Ragusa un’istanza di rimessione in libertà dei tre fratelli PEPI per l’assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza.
Stessa richiesta per Gaetano PEPI, attese le precarie condizioni di salute, la spontanea ed immediata collaborazione con l’Autorita’ Giudiziaria nonché il mutato quadro delle esigenze cautelari.”