Sid Ahmed Ghlam, 24 anni, nel carcere di Fresnes, principale sospetto dell’omicidio di Aurélie Châtelain avvenuto il 19 aprile del 2015. Sospetto terrorista forse intenzionato a commettere un attentato in una chiesa di Villejuif, capace di raccontare versioni rocambolesche del suo percorso. Dall’imbranato irretito dai terroristi dell’ISIS a complice di uno dei kamikaze del Bataclan, Samy Amimour. Un chierichetto dall’appartamento ben fornito di armi, kalashnikov compreso, aspirante turista visto che aveva espresso il desiderio di recarsi in Siria e sarebbe stato almeno due volte nell’accogliente Turchia. Un chierichetto dalle ottime frequentazioni visto che tra i suoi presunti complici c’è anche un tal Rabah a sua volta frequentatore della cerchia di Chérif Kouachi, uno dei due fratelli che hanno attaccato la redazione di «Charlie Hebdo» il 7 gennaio 2015.
Dal suo isolamento dunque Sid Ahmed Ghlam, nel carcere d’alta sicurezza di Frenes, secondo le rivelazioni del quotidiano Le Figaro, ha potuto fare un numero inverosimile di telefonate grazie ad un cellulare. Telefonate iniziate a luglio e che si sarebbero interrotte il 13 novembre scorso, ossia il giorno degli attentati di Parigi. Facciamo come se si trattasse di un caso?
Una falla nel sistema? Pare invece che Si Ahmed fosse intercettato. Le due carte Sim (pare fossero due) sarebbero state date apposta al chierichetto? In tal caso forse, dico forse, il 13 novembre 2015 dovrebbe essere una data come un’altra. O c’è stata un’altra falla nel sistema?
Non possiamo che comprendere l’indignazione della famiglia della giovane di 32 anni, Amélie, la cui vita si è fermata l’anno scorso.
Cosa potrà fare l’ex super-ricercato Salah Abdeslam, giunto in Francia dal Belgio “nel più gran segreto”, incarcerato a Fléury-Mérogis, altro carcere di super sicurezza, in isolamento e sotto video-sorveglianza per evitare che si suicidi prima del processo per gli attentati di Parigi? L’unico che non si era fatto esplodere e del quale i media ci raccontano come trascorre le giornate.
Forse più che ad una falla nel sistema siamo di fronte alla più totale impudica incoscienza.
L.P.