Uscito un nuovo video dal titolo “Un messaggio firmato con il sangue alla nazione della croce” dalla “Costa di Wiläyat Tarbulus sul Mare mediterraneo”, in Libia.
La stessa messa in scena dell’esecuzione degli ufficiali siriani con le solite minacce al popolo della croce ed ai seguaci della Chiesa egiziana ostile con l’uccisione di 21 cittadini egiziani cristiano-copti rapiti in Libia. Gli ostaggi, ormai vittime, sono vestiti di arancione ed ogni boia è vestito di nero come al solito. Il video mostra l’uccisione già avvenuta almeno tre o quattro giorni fa e forse più.
In pratica il messaggio è che i popoli della coalizione e chi altro combatte con loro saranno uccisi.
L’audio è di difficile comprensione poiché il portavoce parla con un foulard davanti al viso. “Oggi siamo nel mondo islamico, in Libia”. Seguono altre minacce.
Il video termina con il mare colmo di sangue, nella logica delle intimidazioni verso i popoli che si affacciano sul Mediterraneo.
Luisa Pace