Riappare il britannico John Cantlie nelle vesti di reporter dell’ISIS in un video dal titolo “From inside Mosul”. Una sorta di propaganda della vita nella città irachena di Mosul in cui Cantlie appare rasato e sereno. Ovviamente non si può trarre nessuna conclusione sullo stato dell’ostaggio ormai in mano all’Isis da oltre due anni. Dopo la serie “Lend me your years” con Cantlie seduto ad un tavolo ed in tuta arancione che si rivolgeva alla coalizione, video verosimilmente girati allo stesso momento e diffusi in sei volte, il britannico era apparso in un video girato a Kobane nelle vesti di “giornalista”. C’è già chi sostiene che è passato all’IS, chi che si tratta di una strategia di sopravvivenza. Non si può assolutamente dire. L’unica certezza è che L’ISIS continua la propria propaganda anche se ha rallentato l’uscita dei videomessaggi.
Nel nuovo video Cantlie fa uno strano giro di Mosul, fa quasi un giro “turistico”. Durante il “tour” dice che è dicembre. Insiste sul fatto che la descrizione mediatica occidentale è errata perché non si tratta di una città depressa con la popolazione che vive nella paura. E che la vita nello Stato Islamico è dinamica come sempre. “Mosul, sotto il controllo dello Stato islamico da oltre cinque mesi” dice Cantlie.
Mosul, ossia la seconda città irachena per importanza, presa dall’ISIS con un blitz nel giugno scorso durante il quale, secondo la Human Right Watch, sono stati uccisi oltre 2.000 sciiti tra prigionieri e soldati.
Il reporter è filmato mentre guida un’auto, poi una motocicletta e mentre visita un ospedale, una stazione di polizia, un mercato… Dall’ospedale spiega come nonostante i bombardamenti i medici del posto continuano a lavorare e che l’ISIS fornisce ai cittadini tutto quello di cui hanno bisogno.
Una sorta di risposta anche alla saudita TV al-Arabiya, alla quale un anonimo ufficiale di Mosulu aveva detto che la vita a Mosul è difficile, anzi orribile. Invece, spiega Cantlie, “tutto quello che posso vedere sono migliaia di persone, di iracheni, che svolgono il loro lavoro quotidiano a qui a Mosul, dopo anni di oppressione sotto Saddam ed il caos provocato dall’invasione americana”.
Otto minuti di riprese. Che il testo si di Cantlie, che abbia ripetuto a memoria quanto gli è stato detto non lo possiamo sapere. Come non possiamo sapere se è di suo pugno l’articolo che ha firmato nell’ultima rivista di propaganda dell’ISIS, Dabiq.
In un momento del filmato si vede Cantlie che si rivolge al cielo, anzi, ai droni dicendo sarcasticamente: “Hey, qui giù, proprio qui! Siete venuti nuovamente a salvarmi? Fate qualcosa! Inutile, Assolutamente inutile!”. Un sarcasmo già trapelato negli altri video.
Il più strano dei video di Cantlie è ora nelle mani delle autorità che lo stanno analizzando.
Luisa Pace