Forse Berlino si è scordata che è nell’oggi strapazzata Grecia che nacque la democrazia impersonata poi dallo statista Pericle. Il termine “Democrazia” nasce dal greco “demos” e “kratos”, ossia popolo e potere.
C’è qualcosa di fastidioso nelle ultime dichiarazioni della cancelliera Merkel ed anche del suo Ministro delle Finanze Schaüble perché si intende che qualunque sia il voto dei greci non cambierà nulla. “Le difficili riforme in atto stanno dando i loro frutti e non c’è alternativa” ha sentenziato il Ministro tedesco. Cosa significa? Che si potrebbero anche saltare piè pari queste elezioni? E la legittimità politica del popolo greco?
Forse da quando Angela Merkel ha dichiarato che è pronta a lasciar uscire la Grecia dalla zona euro ci si può chiedere anche qual è la legittimità di Bruxelles poiché la sede decisionale dell’Unione Europea dovrebbe trovarsi nella capitale belga. Forse se Berlino abbassasse i toni eviteremmo la crescente germanofobia economica e l’euroscetticismo.
E non si parla solo della Grecia ma di molti paesi europei dai deficit pubblici che sembrano incolmabili e dove la politica d’austerity vince sul rilancio dei consumi. A questa cadenza si entra in una spirale senza fine che porta diritto alla deflazione. Deflazione: il termine terrorizzante che sempre più economisti osano pronunciare. La crisi è dell’eurozona, pochi sono i paesi immuni o che vanno in pari. Puntare il dito su certi paesi, diciamolo, quelli del Sud Europa, perché hanno i deficit di Stato più elevato anche per colpa del susseguirsi di politici corrotti non fa altro che rendere più antipatiche certe esternazioni. Esternazioni che creano un rischio maggiore: nell’euroscetticismo che aleggia, è probabile che una catastrofica uscita dall’euro della Grecia avrebbe lo stesso risultato di una collana di perle che si rompe, ossia una perle segue l’altra.
La tecnocrazia di Bruxelles dovrebbe assumere un tono più umano non fosse altro per rispetto degli europei che vivono sempre più l’incubo disoccupazione o, più intelligentemente ancora, per mantenere unita l’Europa. La Cancelliera Merkel ed i membri del suo governo potrebbero evitare dichiarazioni unilaterali e confrontarsi di più con gli altri paesi membri. Forse dovrebbero tutti rileggere, o leggere per la prima volta, “Politica” di Aristotele che ispirerebbe loro una certa saggezza.
Che i greci vadano alle urne con la propria opinione, nella legittimità democratica delle loro elezioni perché è grazie al suffragio popolare che reggono le democrazie mentre è per colpa dell’eccesso di crisi che nascono i populismi che portano alle dittature.
Luisa Pace