Secondo lo Stato Islamico Roma e il resto d’Europa verrebbero sconfitti e conquistati entro il 2022. In un documento diffuso ieri, l’IS irride le forze della coalizione e l’Iran che, supportati da altri paesi occidentali, ritengono di poter sconfiggere il califfato entro il 2020.
“Come pensano di vincere sullo Stato Islamico se stanno già perdendo in Iraq e in questo momento un terzo del paese è controllato dalle milizie dell’IS che sono ad un solo chilometro da Baghdad?” – sottolineano i terroristi dell’ISIS.
“Dopo la sconfitta della Persia” recita il documento “lo Stato Islamico si volterà verso Roma. I romani sono consapevoli di questo. Sarà a Dabiq (confine turco-siriano) che avverrà il Malhama (Armageddon)”. Sia i romani (spesso inteso come gli Occidentali) che i musulmani stanno combattendo a morte per la propria sopravvivenza. Se i romani perdono, i musulmani ottengono Roma. Se i musulmani perdono, i romani prenderanno la Siria, ossia la capitale del Califfato.
Mentre lo Stato islamico stava combattendo i Persiani, Mujahideen di Ansar al-Sharia in Libia e di AQMI in Marocco, stavano combattendo le loro dittature.
Non appena i Persiani saranno sconfitti e i Romani saranno sul terreno a Dabiq (Siria) – con i tiranni nel Maghreb islamico anche loro vinti, i Mujahideen del Marocco, Libia ecc… cattureranno gli arsenali dei dittatori entrando in possesso dei loro missili a lungo raggio.
Ma la Libia e Marocco non sono in Siria… quindi cosa faranno?
Ansar al-Sharia in Libia e AQIM cominceranno a laciare missili nel cuore dell’Europa per vendicarsi di quello che i loro fratelli si trovano ad affrontare in Siria.
Questo Malhama/Armageddon (Apocalisse, battaglia finale – ndr) non sarà limitato solo alla Siria, ma comprendera tutto il Medio Oriente e tutta l’Europa! Tanto che – recita il documento che fa riferimento agli ahadith (aneddoti sulla vita di Maometto) – “gli uccelli non potranno nemmeno sopravvivere (probabilmente a causa dei missili che voleranno in tutti i cieli del mondo musulmano ed europeo) e sarà la conquista di Roma!”
Follia? Sicuramente sì, ma si tratta di una follia pericolosa che deve farci riflettere. Non è forse follia il martirio per motivi religiosi? Per noi occidentali lo è, ma non è così per molti integralisti islamici che corrono incontro “all’abbraccio a Dio” facendosi esplodere contro i nemici della loro fede.
Anche la follia ha una sua logica e se vogliamo impedire a decine di migliaia di fanatici di portare in guerra il mondo, prima di tutto è la loro logica, folle per quanto sia, che dobbiamo studiare, capire e sconfiggere.
Se è pur vero che la cultura islamica e quella occidentale possono coesistere ed integrarsi vicendevolmente, purtroppo così non è per quanto riguarda gli aspetti religiosi visti con gli occhi di un fondamentalista per il quale la religione non è un fatto formale che guarda al di là di ciò che è terreno e si esaurisce nella scelta individuale di ognuno di noi.
Per i fondamentalisti islamici gli aspetti religiosi riguardano ogni momento della vita, da quella pubblica a quella privata, e incide dunque pesantemente sui comportamenti e lo stile di vita di ogni singolo individuo, indottrinato a tal punto che il suo inconscio subisce l’influsso degli insegnamenti religiosi ricevuti.
Insegnamenti religiosi che a volte arrivano da “cattivi maestri”, improvvisatisi Imam, i quali stravolgono e interpretano gli insegnamenti coranici per indurre al radicalismo islamico soggetti che si lasciano irretire e che vedono nell’Occidente il tradimento dell’Islam.
Questo spiega anche il perché molti combattenti dello Stato Islamico provengano da paesi europei dove hanno a lungo vissuto o dove sono nati e riconoscono nell’organizzazione terroristica il baluardo sul quale poggiare le basi di una rinascita islamica.
Per quanto ai nostri occhi possa apparire ridicola ed insensata la scelta di un kamikaze che sacrifica sé stesso nel nome di Allah, pur di raggiungere il paradiso musulmano, non dobbiamo dimenticare quanti adepti hanno fatto in passato i messaggi deliranti di Bin Laden.
Forse lo Stato Islamico non entrerà mai in possesso di armi in grado di colpire il cuore dell’Europa. Forse le indicazioni date nella cartina che abbiamo pubblicato in foto resteranno il sogno che non si concretizzerà mai di fanatici radicali che hanno travisato il messaggio coranico e i suoi valori, ma quello che è certo, il fatto che non si può sottovalutare la presa che questi messaggi hanno su menti labili e sull’inconscio di chi vive il fondamentalismo religioso come regola da applicare nella quotidianità e nel combattere a morte, compreso con la propria, il “nemico”, ossia il “miscredente” che non accetterà mai di vivere in uno Stato governato dalla Sharia.
Quale sarà il prezzo di questa follia?
Gian J. Morici