La Compagnia della Guardia di Finanza di Luino ha concluso l’operazion “EFFATA”: un’articolata attività d’indagine in materia di spesa pubblica a tutela del bilancio Nazionale in materia di provvidenze erogate dall’I.N.P.S..
L’operazione è iniziata nella primavera del 2013 mediante l’acquisizione, presso l’I.N.P.S., delle liste complete dei ciechi civili e dei beneficiari di invalidità civile totale e parziale.
Preliminarmente, è stata svolta un’attenta attività di analisi di rischio dei nominativi acquisiti mediante l’interrogazione alle banche dati in uso al Corpo e tramite accertamenti presso Enti pubblici e pubblici registri.
Dette attività hanno permesso di individuare quei soggetti che presentavano incongruenze con l’invalidità riconosciuta.
L’attività di intelligence posta in essere dalle Fiamme Gialle nei confronti di tali persone, concretizzatasi anche in controlli doganali presso i valichi di confine che caratterizzano la zona, osservazione dei movimenti giornalieri dei soggetti e i relativi pedinamenti, hanno permesso di individuare due falsi ciechi, un falso invalido al 100% nonché 15 invalidi parziali che hanno indebitamente beneficiato di assegno mensile di invalidità, in quanto non affetti da patologie invalidanti ovvero omettendo di comunicare lo svolgimento di attività prestate all’estero.
Importante è stato l’apporto fornito dal Comando Generale che, mediante i canali di collaborazione internazionale, ha permesso di acquisire ulteriori elementi, indispensabili al prosieguo delle indagini.
L’incrocio dei dati e l’analisi degli stessi hanno permesso di accertare che i soggetti individuati erano tutti titolari di permesso di lavoro per frontalieri regolarmente assunti come dipendenti presso imprese della vicina Svizzera con le più svariate mansioni: Idraulico, Muratore, Piastrellista e collaboratrici domestiche.
Le persone coinvolte sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640 C.P.) ed indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato (art. 316ter C.P.) ed altre fattispecie di reato.
Tre sono i professionisti (Medici) che sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Varese per falso ideologico (art. 479 C.P.) falsa perizia (art. 373 C.P.) in quanto avrebbero diagnosticato gli stati invalidanti poi risultati non veritieri.
L’operazione ha permesso di recuperare denaro pubblico per oltre 500.000,00 euro. Allo stato, sono già stati sottoposti a sequestro oltre 66.000,00 euro costituiti da somme depositate sui conti correnti e titoli degli indagati e sono state bloccate le erogazioni connesse alle invalidità da parte dell’I.N.P.S..
L’operazione delle Fiamme Gialle di Luino, si inquadra nella più ampia attività di controllo in materia di spesa pubblica disposta dall’Autorità di Governo nonché dall’Organo di vertice, che oltre all’attività tributaria tipica del Corpo, persegue anche un ulteriore importante obiettivo: quello del controllo della spesa pubblica finalizzato alla salvaguardia del corretto impiego di fondi pubblici erogati dallo Stato, dalla Comunità Europea, Regioni ed altri Enti locali.
Quest’ultima operazione fa seguito a quella ultimata nel mese di Luglio del corrente anno dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo e denominata “Operazione Lazzaro”, che ha portato alla segnalazione di 11 “falsi invalidi” e alla denuncia a piede libero di 13 medici compiacenti.