di Maria Marini
Mi ero ripromessa di tornarci….l’ho fatto un sabato di ottobre sono entrata e subito mi sono sentita a casa. Decisa mi sono diretta in riva al suo mare ho camminato con i piedi nell’acqua un po’ fredda dato il pomeriggio inoltrato le piccole onde mi accarezzavano le caviglie il profumo della salsedine mi riempiva le narici il celeste del mare gli occhi il rumore delle onde che si infrangevano sulla battigia le orecchie.
Sono risalita mi sono seduta su una sedia di un piccolo chiosco ho gustato un granita al limone e sono rimasta a bearmi gli occhi da tanta bellezza, davanti il mare un distesa dalle mille varianti del blu , dietro di me un fitta vegetazione formata da bellissimi alberi di magnolia e di aranci il profumo intenso dei loro fiori a ricordarmi che ero li! proprio li’.
Al tramonto decido di lasciare il posto mi incammino a piedi ormai ho quasi una certa padronanza delle vie ,passo davanti ad un mercatino che espone in in tripudio di colori i prodotti di questa terra ,un venditore mi guarda incuriosito mentre osservo la sua bancarella si avvicina mi offre del l’uva faccio per rifiutare ma poi penso che si possa offendere capisco che me la sta offrendo con piacere accetto e ringrazio proseguo verso il centro e’ buio ormai, non ho voglia ancora di finire il mio giro ho ancora una cosa da fare.
Intanto il cielo e’ composto da una miriade di sfumature che vanno dall’arancione a blu notte bellissimo ……le luci si accendono arrivo alla mia metà un palazzo del ‘600 che si trova nel cuore del centro storico…mi siedo sui gradini dell ‘imponente entrata principale…mi sembra di tornare indietro di una manciata di secoli a quando tutte le strade erano illuminate da torcie ad olio fissate nelle mure delle case. Ci siamo finalmente siamo sole io e te ora…..mi hai chiamata sono tornata perché ?!
Lo sai che sei la città che amo di più’. Più della mia nella quale sono nata. E’ come se fosse la quadratura del cerchio…il mio ritorno qui da te. All’improvviso capisco mi vengono in mente le parole del principe di Salina Don Fabrizio nel film il Gattopardo…
“L’amore? Già, certo, l’amore… Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta.” Ora so cosa vuoi dirmi ora lo so….Mi rialzo e mi incammino ora posso andare ora si……Grazie Palermo alla prossima. …..