L’Italia certamente è la nazione capofila della graduatoria dei migliori paesi del mondo in cui nascere.
Unico punto debole, il rispetto per gli animali. A dare una risposta a questo problema ci hanno pensato il garante Valerio Pocar e l’assessorato al Benessere del Comune di Milano che hanno predisposto una bozza di regolamento per la tutela e il benessere degli animali, da portare in consiglio comunale entro il mese di ottobre.
Tra i punti salienti del regolamento che indica il livello di civiltà raggiunto nel nostro paese, il dovere consentire l’ingresso ai cani nei «luoghi di pubblico accesso» (luoghi di culto compresi); l’obbligo da parte del Comune di realizzare dossi artificiali per rallentare il traffico nelle zone in cui vi siano colonie di gatti randagi che rischiano di essere investiti nell’attraversare la strada; l’obbligo a tenere negli acquari almeno due pesci rossi, in quanto «animali sociali».
Di solitudine si muore! E in un paese civile come l’Italia, laddove siamo riusciti a cancellare il fenomeno della solitudine degli anziani, non potevamo non preoccuparci dei pesci rossi.
Risolti i problemi della qualità dell’esistenza a livello personale, familiare, sociale; quelli dell’occupazione e di un Pil pro capite che migliori le nostre aspettative di vita; eliminata la corruzione nella politica e cancellata definitivamente ogni forma di criminalità, grazie al Comune di Milano, siamo oggi la nazione capofila della Carta dei Diritti Ittici del pesce rosso.
Gjm