Dopo la brutta vicenda di giorno 13, quando alcuni “pallinari” tentavano, appostandosi nei pressi di un albergo, di “vendicare” l’arresto di due “colleghi” responsabili di una rapina in danno di turisti tedeschi, i Carabinieri di Rimini hanno predisposto un mirato servizio, attuato mediante la Stazione di Miramare, che, forte dei rinforzi estivi, nella tarda serata di ieri ha fatto letteralmente “terra bruciata” lungo viale Regina Elena e Regina Margherita. Il dispositivo, che ha visto nella prima fase l’impiego di militari in abiti civili, ha consentito di individuare tre gruppi di “pallinari”, per un totale di 16, di cui 14 rumeni, strategicamente organizzati: infatti, oltre a colui che gestisce materialmente il gioco, è stata acclarata la presenza di una fitta rete di complici, che, inizialmente, accerchiano le potenziali vittime, obbligandole in molti casi a giocare, successivamente, danno l’allarme al possibile arrivo delle forze di polizia. Nei confronti di tutti costoro, i Carabinieri hanno attuato per la prima volta una nuova strategia, deferendo in stato di libertà i 16 soggetti in applicazione dell’art. 4 della Legge 401/1989 “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive”, che persegue penalmente coloro che abusivamente esercitano l’organizzazione di pubbliche scommesse anche su giochi di abilità. Tale riferimento normativo diviene fondamentale per proporre nell’immediatezza i “pallinari” e i loro fiancheggiatori, se sorpresi nella fase di gioco, anche alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Rimini. |