E dire che c’è ancora chi gli crede. Non mi riferisco certo a quei giornalisti che fanno una becera propaganda alla democrazia di Mosca, ma ai tanti lettori degli stessi che – mossi da un forte sentimento antiamericano – finiscono con il credere a tutte le boutade che provengono da megafoni asserviti per ragioni ideologiche o – ancor peggio – a servizio nella qualità di mercenari ben pagati dell’informazione.
L’ennesima menzogna di Putin riguardava il ritiro delle truppe moscovite dalle aree vicine ai confini con l’Ucraina. Le foto satellitari, non lasciano dubbi sulla falsità delle affermazioni del presidente russo, con buona pace di quanti alla fine del mese si troveranno un bel po’ di rubli sul proprio conto corrente, per aver fatto della disinformazione la propria “onorata” carriera…
Gjm