Parlamentari Pdl se Berlusconi decade pronti a dimettersi in massa.
I deputati e senatori pidiellini formalizzeranno la scelta dopo il voto in Giunta a palazzo Madama. Per mister B. la sua decadenza sarebbe un “colpo di Stato contro il leader del centrodestra”.
Giorgio Napolitano si riserva di “verificare con esattezza” le conclusioni dell’assemblea dei parlamentari Pdl.
Letta parla alle Nazioni Unite e lavora per rafforzare la credibilità internazionale del nostro Paese, mentre la paura di mister B. su un suo possibile arresto subito dopo la sua decadenza lo spinge ad attuare un golpe bianco mettendo sotto scacco il Governo e gli italiani.
Per Alfano – Ministro dell’Interno di questo Governo, nonché Vicepremier ma anche segretario di un partito che qualora il ricatto non sortisse l’effetto desiderato sarebbe d’opposizione – il Pdl sarebbe “un partito che non ha intenzione e che non farà l’errore dei partiti della Prima Repubblica: non si dividerà, è unito e resterà tale “.
In attesa che B. decida se scontare l’anno residuo di pena agli arresti domiciliari o affidato ai servizi sociali, l’italietta della Seconda Repubblica, ancora memore della morte all’estero del latitante Bettino Craxi, è alla ricerca di una scappatoia che porti mister B. lontano dalle patrie galere.
Ad approfittare della situazione i falchi del partito che spingono il loro leader, pregiudicato, ad attaccare ancora una volta la Magistratura.
E se si mandassero in esilio i magistrati? Alfano, nella qualità – della quale spesso si dimentica – di Ministro dell’Interno, non potrebbe intanto inviare all’estero tutti gli investigatori della Polizia di Stato alla ricerca delle caprette di Heidi, evitando che possano impegnarsi in nuove indagini?
Gjm