Essendo sovente “in trasferta” non ho capito nulla e credo di capire che pochi hanno le idee chiare, forse neppure gli ideatori dell’operazione “pattume” o “rifiuti” o “rusco” per dirla all’emiliana.
Nella ridente cittadina di Santa Margherita Ligure si capisce sempre meno. Tra ascensori delle ferrovie collaudate dopo lungo tempo dalla fine lavori, fontane incatenate e ristrutturate per mesi, progetti portuali & Co la tentazione di dirsi che qualcosa non funziona correttamente è grande.
Da tempo corrono voci sui “mastelli”. Io già vedevo quei bei mastelli in legno che si tengono nelle cantine, o anche quelli in peltro, così decorativi… No! Trattasi dei bidoni rettangolari per il pattume (pardon per i rifiuti) di diversi colori al fine di facilitare la raccolta selettiva. Io sono daltonica, voglio vedere se mi danno una multa. Già con i sacchetti in casa debitamente riposti dietro la porta di cucina (bloccandola quando pieni) da trasportare all’oasi ecologica (che idea chiamarla oasi) facevo confusione. Non ho ancora osato chiedere quale sarà il trattamento riservato a me ed al mio condominio. Lo saprò fra pochi giorni ma… Perché c’è sempre un ma… Scopro che i VIP o abitanti di quartieri “chic” avranno il pattume nascosto con tanto di chiave mentre il resto della popolazione sarà “mastellata” a vanvera con tutti i problemi di praticità e di igiene del caso. Già eravamo dotati di un libretto di istruzioni dove ho scoperto che le dentiere vanno nel “secco”… Ciò detto c’è si trova i bidoni colorati chiusi a chiave e non ha la chiave ma al numero verde a disposizione non risponde nessuno. Forse telefonare ai Vip, soprattutto se Vip di quelli che prendono le decisioni.
Fra le tante dotazioni esiste anche un kit per chi conferisce nei cassonetti di prossimità… come da foto gentilmente offertami da un abitante della ridente cittadina.
Segue…..
Luisa Pace