Ad annunciare ieri le nuove misure adottate dal governo americano, il portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki.
La misura adottata riguarda alcune missioni diplomatiche in Medio Oriente e in Africa, che secondo i servizi di intelligence sarebbero a rischio di attentati terroristici.
In occasione della fine del Ramadan, visto il potenziale aumento del rischio di azioni terroristiche, gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere da Lunedi 5 Agosto al Sabato 10 agosto gli uffici di Abu Dhabi, Amman, Il Cairo, Riyadh, Dhahran, Jeddah, Doha, Dubai, Kuwait, Manama, Muscat, Sanaa, Tripoli, Antananarivo, Bujumbura, Gibuti, Khartoum, Kigali e Port Louis.
Nonostante le notizie che tendono a rassicurare i cittadini statunitensi, sottolineando come le misure siano state predisposte in via precauzionale per proteggere collaboratori, dipendenti e visitatori alle strutture locali americane, non v’è dubbio che il livello di allerta globale è molto alto, visto che è stato diramato un pubblico avviso con il quale vengono allertati i cittadini americani in viaggio all’estero e in particolare nella penisola arabica, in merito a possibili attentati terroristici pianificati da Al Qaeda e organizzazioni affiliate.
Oggetto di azioni terroristiche, oltre le sedi diplomatiche statunitensi e sedi di aziende americane, potrebbero essere anche semplici ignari cittadini.
Non è la prima volta che Alert di questo tipo vengono diramati dal Dipartimento di Stato americano e già in passato è stato possibile verificare come dietro ogni Alert vi fosse realmente un rischio valutato attentamente dall’intelligence americana. Pertanto, sarebbe imprudente per i cittadini americani presenti in territorio straniero sottovalutare le indicazioni contenute nell’avviso pubblico.
Ai cittadini statunitensi è stato ricordato come possibili obiettivi di azioni terroristiche possono essere mezzi di trasporto pubblico e infrastrutture turistiche.
L’Alert di viaggio scade il 31 agosto 2013