Si parla e si scrive tanto di Casta,(gruppo sociale con una base gerarchica molto rigida) . La parola casta ha assunto nel linguaggio odierno,un significato inteso come: “gruppo di persone che godono di privilegi ingiustificati”.Ieri la casta si riferiva ai soli soggetti politici,oggi la parola casta incombe su tutto e tutti. Si scrive di Magistrati – Politici – Membri Corte Costituzionale – Manager Società partecipate – Commessi del Senato – Commessi della Camera –Professori Universitari – Farmacisti – Notai – Commercialisti – Imprenditori – Medici etc. In copertina basta ,un titolo molto breve: la Casta. Tra questi,trovi anche i sindacalisti ai quali viene attribuito di tutto: Stefano Zurlo (Il Giornale) “c’è un’altra “casta” che accumula beni e a cui non piace “sganciare”: è quella dei sindacalisti. I sindacati, sostiene Zurlo, non pagano nulla grazie a una giurisprudenza a loro favorevole. Continua Zurlo: “un testo di legge ad hoc, del 1991, permette alle associazioni riconosciute dal Cnel di poter creare i centri di assistenza fiscale: i CAF. Qui i lavoratori ricevono assistenza prima di compilare la dichiarazione dei redditi. Ma attenzione: la consulenza è gratuita perché, ancora una volta, è lo Stato a metterci la faccia e ad allungare la mano. Per ogni pratica compilata lo Stato versa un compenso”.
Alla fine,le conclusioni sono tutti uguali: “i sindacati italiani (come le altre caste), sono una macchina di potere e di denaro. La maggiore risorsa economica dei Sindacati,è la quota versata dagli iscritti, soldi che arrivano senza alzare neanche un dito”.
Chissà cosa direbbero le associazioni dei lavoratori della Trade Unions (1824),della Trades Union Congress del 1861,della Bourses Du Travail (1868) o della Federazione Internazionale Sindacale (1901) ,leggendo i vari libri “Caste”? Sicuramente
consiglierebbero ai giornalscrittori, di leggersi un po’ di storia di diritto sindacale,di approfondire la rivoluzione industriale del nostro paese,o di soffermarsi nei vari processi di evoluzione economica (dal sistema agricolo artigianale a quello industriale) ,o per cultura, leggere il libro di Louis Dumont, antropologo francese dal titolo: “Le système des castes ef ses implications”,o consultare la storia degli Indiani,i quali nel XVI secolo svilupparono un complesso sistema chiamato induismo,ovvero la Casta,o semplicemente leggere la home page http://www.cgil.it/SplashScreen.aspx
per comprendere i servizi,le tutele che ogni sigla sindacale offre ai propri iscritti.
Forse siamo tutti un po’ indiani,oppure è tempo di barbugliamento, di libri “ricchi” di caste?
Aldo Mucci