Nell’arco di poche ore l’On. Biancofiore cambia Ministero. Dalle Pari opportunità, Sport e Politiche giovanili a quello per la Pubblica amministrazione e la semplificazione. È stato il premier Enrico Letta mediante un comunicato a rendere noto che la Michaela Biancofiore avrebbe ricevuto dei compiti nell’ambito della pubblica amministrazione e semplificazione ma nessuna delega alle pari opportunità, sport e politiche giovanili. Un dietro front tardivo e per certi versi imbarazzante viste le dichiarazioni omofobe che la deputata PDL aveva rilasciato nel corso degli ultimi anni sui mass media. Dichiarazioni che mal si conciliavano con l’importanza del sottosegretariato in questione.
Per dare definitivamente il ben servito alla Biancofiore da un sottosegretariato delicatissimo, qual è quello alle pari opportunità (a cui la deputata PDL era inopportuna e probabilmente inadeguata), Letta ha preso a pretesto l’intervista rilasciata a La Repubblica in cui la fedelissima di Berlusconi dichiarava: “Mi piacerebbe che le associazione gay invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore. Difendono solo i loro interessi di parte”. Nella prassi non si tratterebbe di una revoca visto che le deleghe non erano state ancora assegnate, ma il nome Biancofiore e le sue nuove dichiarazioni sono bastate per sostituirla, sperando di evitare in un momento così delicato per il Paese, ulteriori divisioni tra i cittadini e pesanti veti su unioni civili e “matrimoni” tra persone dello stesso sesso già riconosciuti in diversi paesi della stessa Europa.
La scelta della Biancofiore a sottosegretario ha generato mal di pancia interni al partito da parte di chi una poltrona non l’ha ricevuta, ma soprattutto dal mondo omosessuale contro il quale più volte la stessa si era scagliata in passato con pubbliche dichiarazioni. Pesanti critiche anche da parte di Enrico Oliari, presidente di GayLib, l’associazione nazionale dei gay liberi e di centrodestra italiani.
Una pessima figura quella rimediata dal governo Letta che poteva essere evitata con un poco di accortezza in più; sarebbe bastato digitare Michaela Biancofiore su un qualsiasi motore di ricerca per sapere che l’altoatesina era improponibile a ricevere le delega alle pari opportunità.
Sui ragazzini adottati dai gay la Biancofiore aveva dichiarato: “Saranno devastati, facciamo una società di devastati un po’ per il divorzio e un po’ per le adozioni dei minori da parte dei gay”. “Chi va con i trans ha seri problemi e purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l’altro una natura che non ti fa avere una vita facile”.
Un parlamento di nominati che grazie al porcellum spesso rischia di partorire onorevoli pronti a dire tutto ciò che farebbe piacere a chi uno scranno, a Montecitorio piuttosto che a Palazzo Madama, glielo ha generosamente offerto, anziché agire per il bene dei cittadini e nel rispetto delle minoranze. Per la Biancofiore – che avrebbe visto bene Pierluigi Bersani al governo e Silvio Berlusconi al Quirinale – il “bunga bunga era una barzelletta” e magari rimane seriamente convinta – in buona compagnia di tanti altri suoi colleghi politici e parlamentari – che Ruby rubacuori sia realmente la nipote di Hosni Mubarak.
La moderata neo sottosegretaria di Stato, nel 2012, in difesa di Silvio Berlusconi – suo unico, amato e vero leader del PDL – ebbe a dichiarare: “ha il difetto di amare le donne, ma almeno non è come Marrazzo che va a transessuali, ed è un uomo normale”. Chissà se nel proferire queste moderate parole la Biancofiore ne fosse veramente convinta o viceversa lo fece solo per accattivarsi le simpatie del Cavaliere per una futura poltrona in parlamento con annessa nomina a sottosegretario di Stato.
Con il montare dell’indignazione e le polemiche delle ultime ore, l’amazzone del PDL si difende affermando: “Nei miei confronti è stata messa in atto una discriminazione preventiva ingiustificata e fondata su presunte dichiarazioni malamente estrapolate”.
Se da un lato le contraddizioni del nuovo esecutivo rimangono tutte, con l’assegnazione alla Biancofiore di deleghe diverse da quelle alle pari opportunità, a ragione gli italiani possono dirsi tranquilli che almeno stavolta la dignità può dirsi salva.
Totò Castellana
…..insomma in europa ci vogliono perdenti, poveri e pervertiti!!!
Spero che qualcuno con gli anni si avccorga delle depravazioni fisiche e culturali in cui siamo capitat anche in Italia.
…..non si capisce perche non si puo dire che un ricchione e’ un diverso . La natura, vuoi che la abbia fatta un dio o un scimmia ci ha fatto uomini con l’uccello da introdurre nella fessa delle donne e se vuoi ci fai i figli . QUESTO E’ (piu’ che normale) E’ NATURALE. TUTTO IL RESTO E’ NON NATURALE QUINDI DIVERSO DAL NORMALE!!!
W LA BIANCOFIORE grande gnocca!
Massimiliano hai una mentalità chiusa,mi spiace per te.comunque ti puoi ravvedere,informati,non rimanere nell’ignoranza.