Agrigento – Il Presidente D’Orsi – scrive ill Capo Gruppo di “Voce Siciliana”, consigliere provinciale Orazio Guarraci – si è caratterizzato, in questi lunghi anni, per alcuni comportamenti che assumono le sembianze di sceneggiate tragi-comiche. I cittadini ricorderanno la famosa tenda impiantata nella villetta di fronte al palazzo della Provincia, per protestare e richiedere alla stesso tempo, l’approvazione del progetto dell’aeroporto in Provincia di Agrigento. Ma il Presidente D’Orsi deve ostentare arroganza, deve necessariamente avere degli avversari su cui inveire, deve stupire tutti, ed inizia una campagna di accuse e denigrazioni nei confronti della deputazione regionale e nazionale. Si lascia andare alle sue fantasmagoriche e spropositate esternazioni contro Vito Riggio, il Presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, cioè l’unica persona al mondo che avrebbe dovuto e potuto trovare le soluzioni tecniche, e successivamente rilasciare l’autorizzazione per la realizzazione dell’aeroporto. Il Presidente D’Orsi, confidando dell’appoggio dall’allora Presidente della Regione Raffaele Lombardo, si avventurava ad una crociata contro tutti e tutto determinando l’isolamento della nostra Provincia. Grave gesto di arroganza e di irresponsabilità, che lo portava a dichiarare solennemente, che non si sarebbe ricandidato qualora non si fosse realizzato l’aeroporto. Staremo a vedere l’onestà intellettuale e se è uomo di parola.
I cittadini ricorderanno, l’interferenza istituzionale nell’inchiesta che vedeva coinvolto il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, accusato di “Concorso esterno in associazione mafiosa”. Penso che abbiamo tutti l’immagine di quella maglietta nera, indossata da D’Orsi, con la scritta bianca che recitava: “Se Lombardo è un mafioso lo sono anch’io“, un comportamento deplorevole, inopportuno e poco rispettoso del ruolo istituzionale che un Presidente della Provincia è chiamato a svolgere. Non ha ben compreso che il ruolo di Presidente non deve servire per il soddisfacimento di “Pulsioni personali, tra l’altro estemporanee” ma deve essere utilizzato, con umiltà, finalizzato alla creazione di condizioni di sviluppo per il territorio provinciale. Poi, dopo tanto tempo, l’accusa è stata derubricata da “concorso esterno in associazione mafiosa” a “reato elettorale”.
Di recente – continua Guarraci -, i cittadini ricorderanno le mazzate inferte, dal Presidente D’Orsi, al tabellone che pubblicizzava l’aeroporto, installato, sempre, nella villetta di fronte al palazzo della Provincia, distruggendolo completamente, che sicuramente avrà avuto un costo e si sono sprecati dei soldi.
I cittadini ricorderanno la promessa fatta dal Presidente D’Orsi, ai lavoratori dell’Italcementi di Porto Empedocle, di installare, la famosa, tenda d’avanti allo stabilimento industriale per portare la solidarietà a tutti i lavoratori. Non abbiamo visto né la tenda né tantomeno un impegno concreto da parte sua a difesa del lavoro degli operai.
I cittadini ricorderanno la minaccia, fatta da D’Orsi, di licenziare i lavoratori precari della Provincia. Che ha destato una profonda preoccupazione tra i lavoratori e le loro famiglie. Successivamente, convocando, in una riunione, tutti i dipendenti precari, ha comunicato che si trattava di una provocazione, e di stare tranquilli perché, il Presidente, non ha nessuna intenzione di licenziare nessuno, serviva solo per farsi un po’ di propaganda, per attirare l’attenzione, a discapito della serenità dei lavoratori e delle loro famiglie. D’Orsi, ha comunicato al personale che quello che si dice fuori non è uguale a quello che vi comunico in privato. Alla faccia della correttezza.
Ed infine ieri, l’ennesima trovata propagandistica, quella di utilizzare un grave e serio problema per la viabilità e la sicurezza, cioè il crollo del ponte sul fiume verdura per apparire. Premesso che il problema è serio e drammatico, il quale sta creando inumani disagi alla popolazione, ma non è permesso a nessuno di strumentalizzare un disagio così grave solo per apparire e a fini elettorali e propagandistici. Se il Presidente D’Orsi, avesse avuto seriamente a cuore il problema del ponte, avrebbe partecipato all’importante riunione, che si è tenuta giorno 11 Febbraio, tra i Sindaci del comprensorio, i Deputati regionali Cimino e La Rocca, il Presidente Crocetta accompagnato dall’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente, Mariella Lo Bello e dell’Assessore Scilabra, i quali hanno, con determinazione e prontezza, disposto a tutti gli organi tecnici ed istituzionali un intervento immediato per la risoluzione del drammatico problema. Ovviamente quell’assise è stata ampiamente partecipata, dai dirigenti della Prefettura, dal Questore, dalle forze dell’ordine, da commercianti, da imprenditori, dai sindacati. L’unico assente il Presidente D’Orsi.
Per tentare di recuperare un’assenza ingiustificata e irresponsabile, Il Presidente D’Orsi si inventa di indire una riunione, convocando, di nuovo in modo tardivo e inopportuno, gli stessi soggetti che avevano partecipato, l’11 c.m., alla precedente riunione.
Infatti la marcia è stata un flop, tranne le forze istituzionali locali, non hanno aderito all’invito di D’Orsi, nessuno dei Deputati Regionali e Nazionali, neanche quelli più vicini a Lui, che dovrebbero sostenerlo. Pertanto, la marcia, è servita solo a D’Orsi, infatti il giorno prima, ha convocato una conferenza stampa per apparire, per farsi un po’ di pubblicità in vista delle elezioni provinciali.
Il Presidente D’Orsi in questi lunghi anni ha dimostrato di essere poco sensibile al problema dei trasporti, di fatto si è rifiutato ad attivare un importante strumento di programmazione, come il Piano Provinciale dei Trasporti, all’interno del quale si potevano trovare soluzioni viarie alternative all’unica strada che collega Sciacca con Agrigento passando proprio sul fiume verdura.
Non si è preoccupato di rivedere il sistema dell’attuale viabilità generale della nostra provincia, avrebbe potuto creare i presupposti per l’interscambio e l’intermodalità vettoriale, collegando strade, porti, ferrovia e inserendo l’aeroporto in una logica generale della mobilità e del trasporto.
Un invito che faccio al Presidente D’Orsi, è quello che, anziché occuparsi delle strade di cui non ha competenza, si occupi e si preoccupi delle strade di sua competenze, cioè le strade provinciali. Si impegni, cosa che non ha fatto finora, a risolvere Lui personalmente nella qualità di Presidente della Provincia, la riapertura e riattivazione della Strada Provinciale che collega Porto Empedocle con Realmonte, chiusa da mesi di cui non si ha più notizia. Dovremmo fare una marcia per protestare verso i ritardi e l’insensibilità dell’Amministrazione D’Orsi, percorrendo una strada che era diventata una naturale terrazza per ammirare la “Scala dei Turchi”. Per non parlare di tantissime strade provinciali dissestate e pericolose.
I cittadini – conclude Guarraci – sono stanchi di promesse non mantenute, di liti tra rappresentanti di Enti Istituzionali, di atteggiamenti arroganti, di sceneggiate tragi-comiche e di ritardi negli interventi di propria competenza. A fine Maggio il ritorno alle urne per eleggere un nuovo e diverso Presidente della Provincia, che abbia le idee chiare sui veri bisogni del territorio, che avvii una programmazione e pianificazione condivisa con le realtà territoriali, con una visione per lo sviluppo utile a promuovere l’occupazione, migliorando la qualità della vita degli abitanti della provincia.
Agrigento lì 22/02/2013