San Vito Romano – Ascensore guasto e il giovane disabile torna a essere prigioniero n casa
San Vito Romano (Roma) – Da quattro giorni il piccolo Elia Cinti, com’era prevedibile, è rimasto nuovamente segregato in casa perché l’ascensore non funziona. Elia è un ragazzino disabile costretto fin dalla nascita su una sedia a rotelle, che abita con la sua famiglia al secondo piano di una casa in affitto in Viale Piave. Il problema è sempre lo stesso: il condominio è moroso e stavolta l’ascensore non funziona a causa della sospensione della fornitura elettrica.
Appena lo scorso dicembre l’ascensore era ritornato a funzionare dopo che la ditta addetta alla manutenzione aveva ricevuto un congruo acconto sul totale spettante. Delle morosità del condominio e della particolare situazione del residence “Il Castagneto” avevamo già scritto.
Elia che ha 14 anni e frequenta il primo anno di un istituto superiore è imprigionato tra le mura domestiche. A causa della sua condizione non può recarsi a scuola e non può neppure uscire con i genitori per una semplice passeggiata.
La rinnovata situazione di disagio, peraltro, rischia di far incrinare i rapporti tra la famiglia Cinti e alcuni condomini che non avrebbero ben visto il clamore mediatico che questa storia ha sollevato. Alcuni dei condomini che lo scorso dicembre avevano partecipato alla risoluzione del problema dell’ascensore, anticipando delle somme di danaro, adesso mostrerebbero freddezza verso la famiglia Cinti.
“Facendo valere i nostri diritti, mi ritrovo tutti gli inquilini di questo stabile e anche quello vicino contro. Persone che magari frequentavano casa mia assiduamente, adesso quando ci si incrocia non mi rivolgono più il saluto o abbassano la testa come se avessi fatto chissacchè – afferma Tarcisio Cinti..
Il primo cittadino di San Vito Romano, Amedeo Rossi, da noi contattato, dichiara che si sta muovendo per tentare di porre rimedio a una situazione annosa nonché difficilissima da risolvere trattandosi nella fattispecie di un “rapporto privato” tra i condomini.
Il sindaco Amedeo Rossi già lo scorso 5 dicembre, intervenendo su Rai 3 alla trasmissione “Codice a Barre”, aveva manifestato la propria disponibilità ad aiutare e seguire giornalmente il piccolo Elia e la famiglia Cinti (vedi video dal min. 07:40 al min. 11:02 e dal min. 13:10 al min. 14:20). L’ente non avrebbe case adeguate da poter concedere alla famiglia del piccolo disabile e non ci sarebbero a disposizione nemmeno “case popolari”, già assegnate dall’ATER negli anni passati. La situazione nello stabile che ospita la famiglia Cinti sembra non offrire più le condizioni ottimali affinché Elia, che già lotta contro la sua malattia, possa vivere serenamente la propria quotidianità circondato dagli affetti familiari e dalle persone che lo amano e gli vogliono bene. L’unica via percorribile sembrerebbe quella di trovare una nuova sistemazione Cosa difficilissima a San Vito Romano, dove le vecchie case del centro storico, nonché quelle di nuova costruzione, sarebbero sprovviste di ascensore o comunque non prive di barriere architettoniche.
Nell’immediato, l’unica soluzione proposta dal primo cittadino di San Vito Romano per far fronte al problema consisterebbe nel valutare la possibilità di emettere un’ordinanza “a carico di tutti i condomini, della struttura” per imporre il pagamento delle somme necessarie a chiudere i contenziosi aperti. “Stiamo seguendo ora per ora, minuto per minuto, la vicenda – ha precisato il Sindaco” che ha anche parlato della possibilità, tra alcuni mesi, del completamento dei lavori di alcune nuove abitazioni in fase di costruzione. A quel punto il problema per la famiglia Cinti ed il piccolo Elia sarebbe definitivamente risolto.
Sarà un dettaglio, ma secondo quanto riferitoci dal Sig. Cinti, sembrerebbe che il sindaco di San Vito Romano da quel 5 dicembre 2012, giorno della trasmissione televisiva “Codice a Barre”, non avrebbe più avuto contatti con la famiglia Cinti.
Totò Castellana
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