Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, sarà interrogato dopodomani dai Pubblici ministeri Matteo Delpini e Andrea Maggioni, nell’ambito dell’inchiesta sull’uso dei fondi della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, vicenda per la quale ha avuto notificato sabato scorso rituale avviso a comparire con valore di avviso di garanzia. A Zambuto vengono contestate tre ipotesi di abuso ed una di falso ideologico così riassuntivamente spiegate: perché, in qualità di Presidente della Fondazione Teatro Pirandello, organismo di diritto pubblico in violazione dello Statuto del medesimo Ente che espressamente attribuisce la funzione decisionale al Consiglio di amministrazione e la responsabilità gestionale ed operativa esclusivamente in capo al direttore generale, agendo al di fuori dei casi di “assoluta ed improrogabile necessità” il presidente della Fondazione può sostituirsi al Consiglio di amministrazione nell’adozione dei provvedimenti di sua competenza, in violazione dell’art. 97 della Costituzione per la parte in cui impone al pubblico ufficiale il divieto di ingiustificate preferenze e di favoritismi, nonché in violazione dei criteri di “libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza” e in violazione del regolamento per la disciplina dei contratti del comune di Agrigento, approvato con delibera del Consiglio comunale del 9/11/1996 che prevedono le modalità del ricorso alla trattativa privata per l’acquisizione di beni e servizi di importo inferiore a Lit. 50 mln con espletamento di una gara informale, abusava del suo ufficio, affidando direttamente e autonomamente, senza acquisizione di preventivi di spesa da parte di più operatori economici e senza alcuna verifica circa la congruità delle offerte, i seguenti servizi di natura giornalistica e artistico organizzativa in relazione alla manifestazione del “Mandorlo in Fiore” edizione 2012; in particolare, con lettera indirizzata al direttore generale della Fondazione ed avente ad oggetto “atto di indirizzo per impegno finanziario Fondazione Teatro Pirandello per Festival del folclore”, facendo riferimento a quanto deliberato dal C.d.a. della Fondazione con il verbale del 24.01.2012, ordinava il pagamento di somme di denaro nei confronti dei seguenti soggetti: Antonello Pace quale addetto stampa della “Sagra” e del “Festival del folclore”: euro 2.000; Mario Pardo per il coordinamento generale di tutte le manifestazioni: euro 2.000; Gerlando Di Falco per la regia degli spettacoli “Festival del folclore”: euro 2.000; Calogero Inguanta per l’organizzazione delle sfilate: euro 2.000; Sandro Catanese per le collaborazioni generali: euro 1.000; Nola Mondini per le traduzioni: euro 200; Melina Cavallaro per la promozione sui mass media: euro 1.500; Tv Europa per la campagna pubblicitaria: euro 1000; Speciale “Nuove Opinioni”: euro 2.000; Lattemiele-Digimedia per la campagna pubblicitaria: euro 1.000, ed in tal modo intenzionalmente procurava loro un ingiusto vantaggio patrimoniale con l’aggravante di avere cagionato un danno di rilevante gravità per l’ente pubblico; perché, con distinte azioni in tempi diversi, in qualità di presidente della Fondazione Teatro Pirandello, abusava del suo ufficio affidando direttamente e autonomamente a Paolo Oliveri, agente della Publikompass, senza acquisizione di preventivi di spesa da parte di più operatori economici e senza alcuna verifica circa la congruità delle offerte, i seguenti due incarichi di natura pubblicitaria con utilizzo di una intera pagina del quotidiano “La Sicilia” al prezzo di euro 3.000 ciascuno: realizzazione di due articoli, pubblicati il 29 dicembre 2011, concernenti l’attività della Fondazione Teatro Pirandello realizzazione di due articoli, pubblicati il 27 marzo 2012, il primo dal titolo “Una città cantiere proiettata nel futuro” avente ad oggetto esclusivamente le migliorie apportate alla città di Agrigento dalla amministrazione comunale guidata dallo stesso sindaco Marco Zambuto e il secondo avente ad oggetto l’attività della Fondazione Teatro Pirandello ed in tal modo intenzionalmente procurava a Paolo Oliveri, a Publikompass Spa e in parte a sé stesso (per l’importo pari al costo della inserzione dell’articolo non avente ad oggetto l’attività della Fondazione Teatro Pirandello, ma esclusivamente il panegirico a suo beneficio in periodo di campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni amministrative comunali nelle quali si era ricandicato alla carica di Sindaco) un ingiusto vantaggio patrimoniale , con pari danno ingiusto per la Fondazione Teatro Pirandello perché, in qualità di Presidente della Fondazione Teatro Pirandello, contravvenendo a quanto deliberato nella seduta del C.d.a del 12.12.2011 che autorizzava il Direttore generale “…… a procedere alla realizzazione di un Dominio della Fondazione…, abusava del suo ufficio affidando direttamente e autonomamente a Domenico Vecchio, con lettera avente ad oggetto “Fondazione Teatro Luigi Pirandello – Valle dei Templi – Agrigento. Coordinamento informazione e comunicazione”, senza acquisizione di preventivi di spesa da parte di più operatori economici e senza alcuna verifica circa la congruità dell’offerta, un incarico per la realizzazione – per il primo semestre dell’anno 2012 al prezzo di euro 5.000 – di un apposito dominio web finalizzato a pubblicizzare l’attività della Fondazione e a raccogliere le osservazioni e le recensioni dei cittadini; ed in tal modo intenzionalmente procurava a Domenico Vecchio un ingiusto vantaggio patrimoniale con pari danno ingiusto per la Fondazione Teatro Pirandello perché, quale pubblico ufficiale, nella propria qualità di Presidente della Fondazione Teatro Pirandello, attestava falsamente nell’atto di conferimento di incarico la preventiva presentazione di un curriculum da parte di Domenico Vecchio con l’aggravante di avere commesso il fatto al fine di eseguire il reato descritto prima.