“La ridefinizione della geografia giudiziaria contenuta nella proposta che il ministro della Giustizia Severino ha sottoposto al parere del Consiglio Superiore della Magistratura non tiene nelle giuste considerazioni le vere realtà localistiche, i problemi d’organico e il carico di lavoro delle sedi Giudiziarie e dei tribunali cosiddetti periferici.
I poderosi tagli di organico – previsti dal piano operativo – penalizzano la Sicilia perché non tengono nella giusta considerazione il forte radicamento del crimine organizzato, la presenza di reati trasnazionali legati ai massicci flussi migratori irregolari e il contesto di crescente difficoltà economica imputabile ad una giustizia spesso tardiva e quindi inefficace.
Basti pensare ai 13 magistrati giudicanti in meno al Tribunale di Palermo e ai 6 di Agrigento – dove da tempo si registra un’allarmante carenza di organico negli Uffici Giudiziari del Tribunale – per comprendere che i criteri adottati destano non poche preoccupazioni per il corretto funzionamento dell’Amministrazione giudiziaria, stesse considerazioni che possono ripetersi anche nei confronti della Procura di Agrigento.
Come ribadito in occasione dell’incontro promosso lo scorso dicembre dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento, è necessario un atteggiamento solidale e concreto del Ministero della Giustizia e del CSM nei confronti dei tribunali cosiddetti periferici ed una gestione più flessibile e razionale delle risorse umane per garantire risposte adeguate e tempestive ad una domanda di giustizia che con l’ulteriore riduzione di magistrati creerebbe un vero collasso degli Uffici Giudiziari in danno dei cittadini, delle imprese e della sana economia.
Confidiamo che il ministero della Giustizia possa apportare ulteriori aggiustamenti in esito alle indicazioni correttive eventualmente fornite dal Consiglio Superiore della Magistratura per ridurre le carenze in organico e assicurare una giustizia rapida. Da parte mia c’è l’impegno e la totale disponibilità a svolgere un’azione coordinata con gli Uffici Giudiziari nelle competenti sedi per garantire l’implementazione di organico necessaria ed anticipare l’assegnazione dei nuovi magistrati”.
Lo afferma l’europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino.