Resistenza Sicilia, il movimento politico nato a Ravanusa nel gennaio 2011 a seguito della scissione di una trentina di tesserati da Italia dei Valori e protagonista nella campagna referendaria di giugno 2011 nella città del Monte Saraceno, riprende l’impegno politico schierandosi apertamente a fianco di Antonio Ingroia. Il portavoce Daniele Gravotta lancia un appello ai siciliani per una nuova grande stagione dei diritti, praticamente inedita in Sicilia. “Siamo in piena emergenza democratica, in un quadro globale allarmante e con una crisi economica costruita a tavolino per privarci della sovranità popolare. Dobbiamo resistere all’incombente tirannia, fatta di carezze sul pancino e di mazziate sul groppone, di carote e di bastoni, finalizzata a ridurre l’umanità ad una schiavitù universale. Abbiamo, oggi più che mai, il dovere morale di ribellarci e di difendere la nostra terra, la nostra gente, il nostro futuro. È arrivato il nostro momento, per usare le parole del compianto e caro amico Giuseppe Gatì, di lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto. Abbiamo l’obbligo morale di ribellarci. La rivoluzione civile, pacifica e democratica, del popolo arancione, al di là di ogni steccato ideologico, pare la sola e vera alternativa sostenibile alla deriva irreversibile a cui non possiamo assistere inermi”. Continua Gravotta: “Il berlusconismo e il montismo vanno contrastati con una visione di insieme che metta al centro dell’impegno politico la persona umana e i suoi bisogni. Perciò ci convince il manifesto politico di Antonio Ingroia, che proponemmo come premier in tempi assai lontani. Oggi si concretizza un’idea. Ingroia ci piace perché è siciliano, perché è onesto, perché al male estremo di una politica corrotta e corruttrice serve l’estremo rimedio di una presenza che ha dato tutto nella lotta alla mafia e al malaffare”. Conclude il porta voce di Resistenza Siciliana: “Se oggi fossero vivi, Livatino, Falcone, Borsellino, Fava e Beppe Alfano, come tutti gli altri martiri di questa nostra Sicilia, voterebbero compatti per Ingroia. Di ciò ne siamo certi e sappiamo bene da che parte stare. Dalla parte della Sicilia e dell’Italia intera che non strizza l’occhio al mafioso ma lo debella a liberazione definitiva delle migliori energie del nostro amato Paese. In ciò Ingroia è la garanzia di un percorso di liberazione che auspichiamo da tempo e che desideriamo ardentemente”.