Caro Babbo Natale,
mi permetto di scriverti perché quest’anno mi sembra proprio il caso che tu intervenga.
Sì, lo so che sei molto sollecitato e che in periodo di crisi non sai più dove battere la testa ma proprio per questo mi intrometto. Una volta si scriveva anche a Gesù bambino ma con la mescolanza delle religioni in ogni territorio tu resti innegabilmente un valore sicuro. Pare che il numero di presepi sia sceso, anche di quelli viventi dove, volenti o nolenti, vengono riposti piccini, anche recalcitranti o febbricitanti, la notte di Natale. E poi tu, Babbo Natale, sei un esempio di democrazia e di neutralità. L’albero è pagano quindi va bene a tutti e si evita il problema dell’esclusione. Hai ragione, vengo al punto.
Caro Babbo Natale, non ti chiedo di risolvere i problemi del mondo, di fermare le guerre, di portare cibo a tutti perché sarebbe Mission Impossible.
Ma per favore, salva la Nutella!
Ti spiego: i francesi sono stati colti da un raptus salutista, che in realtà cela uno dei mille stratagemmi per salassare il popolo e, con la scusa di salvare l’umanità dall’obesità e dalle malattie cardiovascolari il governo gallico sta meditando di tassare l’olio di palma al 300%.
I Verdi hanno anche aggiunto come motivazione un salvataggio delle palme delle foreste indonesiane. Nobile argomento se non fosse che la prima colpita sarebbela Nutella! Io provo grande simpatia per i militanti di Greenpeace, capisco le campagne anticolesterolo ma ti rendi conto degli effetti antidepressivi della Nutella? Avrai subito qualche dispiacere anche tu nella tua lunga vita. E non dirmi che, in periodi di carenza affettiva, non ti sei buttato su un barattolo di Nutella. Ti faccio anche notare che il marchio Nutella è italiano e vuoi mettere la crisi delle esportazioni Oltralpe? Senza contare che l’idea potrebbe essere contagiosa trasformandosi in epidemia mondiale.
…e poi tu ti sposti con le renne…
… quindi non ti rendi conto a quanto ci hanno già aumentato la benzina con accise che arrivano al 70% del prezzo al litro. In periodo di crisi vorrai farci andare a trovare i nonni, gli amici e chi altro ci pare o andare al lavoro senza dover fare un mutuo? Non ci sono renne per tutti. Anzi, mi sa che le hai solo tu.
E le sigarette? Sì, fanno male anche quelle ma al poveraccio tolgono un po’ di stress. E la tassa sull’alcool? Vogliamo lasciare il diritto a qualcuno di bere per dimenticare? Non di ubriacarsi e di finire agli alcolisti anonimi… ma un grappino.
Tanto senti, quelli che i soldi li hanno non hanno bisogno né di Nutella, né di sigarette, né di alcool; viaggiano a caviale, sigari cubani e Champagne.
Guarda, è proprio una richiesta disinteressata perché a me i dolci non piacciono mica tanto ma è straziante sentire il rumore di un cucchiaio che gratta disperatamente l’ultimo fondo di Nutella incrostata nel barattolo.
Ecco, se tu potessi metterci una parola buona…
Con affetto
Luisa P.