Agrigento – Per mascherare l’inefficienza e spesso anche l’incapacità amministrativa – scrive il consigliere provinciale Guarraci -, il Presidente D’Orsi si avventura ad atteggiamenti a dir poco clamorosi. La Provincia Regionale di Agrigento, avrebbe potuto svolgere un ruolo importante nello scenario territoriale di competenza, in termini di programmazione e pianificazione, oltre al ruolo di coordinamento delle attività extra comunali, purtroppo di tutto questo, il Presidente D’Orsi non è stato capace. Se un presidente non sa cosa sia un piano provinciale dei trasporti, confondendolo con il piano della viabilità provinciale, che è tutt’altra cosa, come avrebbe potuto impegnarsi alla redazione di un piano provinciale che avrebbe dovuto radiografare le infrastrutture esistenti, cioè: strade; ferrovia; porti ed eventuali aeroporti. Di conseguenza si sarebbe dovuto intervenire per programmare il potenziamento di ciò che rappresentano i “punti di debolezza” e valorizzare eventuali “punti di forza”, con una pianificazione che tenesse conto delle effettive esigenze territoriali, facendo seguire una puntuale progettazione di un sistema intermodale che favorisse l’interscambio vettoriale, come ad esempio il trasporto gomma/treno; il trasporto gomma-treno/mare. Il piano provinciale dei trasporti avrebbe dovuto pianificare il potenziamento della rete stradale; portuale e aprendo una forte vertenza con Trenitalia che, di fatto, a ridotto a lumicino i treni. Di tutto questo niente, il vuoto assoluto, nonostante personalmente ho sollecitato con insistenza il Presidente D’Orsi affinché si attivasse in modo costruttivo. Purtroppo era come se si parlasse con un muro di gomma – continua Guarraci -, ti diceva che avevi ragione, che effettivamente era necessario, dichiarando in Consiglio Provinciale la validità e serietà delle proposte del Consigliere Guarraci, dopodiché l’immobilismo, il vuoto, il silenzio. Il Piano Provinciale dei Trasporti, anche se esplicitato per sommi capi, è stato confuso, dal Presidente D’Orsi, con il piano della viabilità provinciale, sarebbe a dire: la radiografia delle strade provinciali sulle quali l’Ente Provincia ha la competenza della manutenzione. Da vergognarsi, mortificando l’Istituzione che Egli stesso rappresenta. Di contro, il Presidente D’Orsi, si avventura con atteggiamenti eclatanti a proporre il progetto per la realizzazione di un aeroporto in provincia di Agrigento, opera che reputo sia molto importante. Considerando che, il fine non era la realizzazione dell’aeroporto, bensì apparire in modo vistoso e farsi pubblicità, D’Orsi attacca i Deputati regionali e nazionali, si avventura in uno scontro, senza precedenti, con il presidente dell’Enac Dott. Vito Riggio, che ha la responsabilità di gestire l’unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia. Inoltre si avventura in uno scontro con gli agricoltori di Licata. Infine demolisce a mazzate il cartellone, posto all’interno della villetta di fronte il palazzo della Provincia, che pubblicizzava l’aeroporto. Lo scontro per lo scontro. La rissa per la rissa. L’importante era avere notorietà anche se poi le cose non si realizzano. Per amplificare tale atteggiamento ed esasperarlo a dismisura, impianta una tenda sotto il palazzo della Provincia e si lascia andare a strali contro tutti e tutto. Riceve la visita di alcuni deputati, delle associazioni ambientaliste, persino del Presidente della Regione, tutto faceva brodo, conferendogli un po di notorietà per parole vuote. Questo non è il modo di amministrare un Ente pubblico, si deve avere misura e senso di responsabilità, specialmente quando si amministra per migliorare la qualità della vita e perseguire il bene comune. Il nemico numero uno per la realizzazione dell’aeroporto in provincia di Agrigento, sono questi metodi aggressivi, irriguardosi, offensivi, mortificanti, che ha portato avanti il pro tempore Presidente D’Orsi.
Se la Provincia dovesse avere, malauguratamente, altri cinque anni di questo metodo irresponsabile e d’incapacità, equivarrebbe a decretare la pena di morte dello sviluppo e della crescita del nostro territorio. Il rischio non dovrebbe esistere, perché essendo “di parola” il Presidente D’Orsi, più volte ha dichiarato che se non si fosse realizzato l’aeroporto non si sarebbe ricandidato.
Ai fidi scudieri, che sono costretti ad assumere, loro malgrado, la qualifica di difensori d’ufficio, suggerisco di non avventurarsi in una sterile polemica carica di ipocrisia, perché sappiamo tutti i giudizi negativi che esprimete quotidianamente nei confronti di un soggetto indifendibile.
Se tutto ciò non è ritenuto dal Presidente D’Orsi corretto e veritiero, lo invito ad un confronto televisivo affinché possa onorare e far trionfare la verità.