Marie-Jeanne Atanasia: Ti hanno mai accusato di non essere un buon genitore insinuando che metteresti in pericolo i tuoi figli scrivendo contro la criminalità ?
Franco Castaldo: No. Mai accusato direttamente. Ma “consigliato”. Di solito si fa così: chi te lo fa fare? Hai due figli, una moglie. Lascia perdere”.
MJA: Tu, come buon genitore, cos’hai risposto ?
FC: La mia risposta è il comportamento onesto. Che lascio ai miei figli. E che spero siano, come saranno, onesti anche loro. Questa è una eredità importante che si comincia a lasciare d
a vivi: quando ti osservano, ti vedono, ti ascoltano e valutano.
MJA: Secondo Te per quale motivo nascosto ti hanno accusato invece ingiustamente ?
FC: Accusare ingiustamente, calunniare in una sola parola, è l’arma vincente e migliore della criminalità. Dipingerti diversamente da quello che sei con la calunnia è un fatto grave perché genera disistima, talvolta disprezzo. E ti isola. Oltre a renderti meno credibile. Con me lo hanno fatto. Mi hanno provocato molti danni e preoccupazioni per farmi tacere. Ringrazio il buon Dio io sono ancora qui. E chi mi ha accusato è finito anche in galera. E tu sai che mi aspettavo di essere calunniato. Quando con Birgitta girammo “mafia e stidda”, mi chiese se temevo di essere ucciso. Risposi “No, non temo di essere ucciso. Useranno la calunnia”. Sono stato bravo a capire. Ed è avvenuto.
MJA: Cos’altro hai fatto d’importante, secondo te, come buon genitore, proprio scrivendone e delle volte anche denunciando direttamente?
FC: Non ho mai scritto o denunciato con i miei scritti per interposta persona. Ho messo sempre avanti faccia e nome. Ho insegnato ai miei figli come comportarsi, come vivere nella legalità, non avere paura ed essere corretti.
Ringrazio Franco Castaldo per questa per me personalmente importantissima intervista e lezione di vita, sperando così di aver portato un po’ d’ispirazione, perchè tutto questo può, in più, purtroppo, succedere anche ad altri…
Marie-Jeanne Atanasia, reporter free-lance, Svezia.