“L’adozione del “Codice Etico” e la previsione di specifici doveri di lealtà, trasparenza e onesta per accedere al consenso dentro le liste del Popolo della Libertà alla prossima competizione elettorale rappresentano la giusta e doverosa garanzia per i cittadini onesti per avere in Assemblea Regionale Siciliana eletti con requisiti di moralità richiesti e pertanto al di sopra di ogni sospetto.
Un atto di responsabilità del Popolo della Libertà per arginare candidature inadeguate sotto tale essenziale profilo e riportare la Sicilia verso un auspicato percorso concreto di legalità con una classe politica onesta, responsabile e coerente”.
Lo afferma l’europarlamentare e Relatore della Commissione Speciale CRIM (Criminalità organizzata, riciclaggio e corruzione) del Parlamento Europeo, Salvatore Iacolino PPE/PDL a proposito della presentazione delle norme di sbarramento per le candidature alle prossime elezioni regionali illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa dal Coordinamento Regionale del Popolo della Libertà.
“La predisposizione di una griglia severa di criteri relativi alla candidabilità dentro le fila del PDL con altresì obblighi di trasparenza, esame dei conflitti di interesse, cumulo di mandati politici e l’incadidabilità per le ipotesi di mafia ed ancora voto di scambio, riciclaggio e i reati gravi contro la Pubblica Amministrazione rafforza il dovere di “pulizia” all’interno della politica, che auspichiamo possa essere preso d’esempio dalle altre forze politiche.
Con il “Codice Etico”, testo per altro perfettibile – conclude Iacolino – il Popolo della Libertà ha connotato distintamente la propria posizione sui requisiti dei propri candidati, andando persino oltre le previsioni dell’Unione Europea che ha previsto – fin qui – l’incandidabilità di persone condannate con sentenza passata in giudicato per reati di partecipazione ad organizzazioni criminali e per altri gravi reati prevalentemente contro la Pubblica Amministrazione, e suggerendo, in questa direzione, un percorso legislativo allo stesso Parlamento nazionale”.