Gentile on. Di Pietro
Grazie per essere venuto ad Agrigento, la città più a sud d’Italia oltre che la meno servita di infrastrutture adeguate per il trasporto. Anche Lei si sarà reso conto delle difficoltà che si incontrano per potere raggiungere la nostra provincia priva com’è di autostrade, aeroporto e porti attrezzati.
In tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita e dello sviluppo economico siamo sempre agli ultimi posti, per colpa nostra è vero, ma anche a causa della disattenzione verso il nostra territorio che persiste dall’unità d’Italia ad oggi.
La disoccupazione è a livelli tragici, quella giovanile poi supera il 50% !
L’edilizia, un tempo traino di tutta l’economia, è assolutamente al palo.
Il commercio subisce, come tutti gli altri settori, la grave recessione dei consumi. La via Atenea, infatti, cuore commerciale di Agrigento, è piena di magazzini vuoti da affittare.
Il turismo, a cui si dice la città sia vocata, non ha mai avuto un serio sviluppo, sia per la già citata carenza di infrastrutture, ma anche per la carenza di servizi essenziali, quali il trasporto pubblico e l’acqua, e per l’abusivismo edilizio che ha devastato la parte nuova della città (ma che per fortuna ha lasciato quasi del tutto intatta la Valle dei Templi).
La povertà è dilagante; il salvagente rappresentato dalle famiglie oggi non esiste quasi più, a causa della devastante politica di erosione del potere di acquisto dei salari e delle pensioni attuata da tutti i governi che si sono succeduti dai primi anni ’90.
I giovani emigrano soprattutto all’estero, dato che l’Italia è diventata un paese invivibile, con i redditi più bassi, ma con i prezzi più alti d’Europa.
Per svolgere la funzione di scrutatore alle prossime elezioni amministrative sono state presentate oltre 1.900 domande, di cui l’80% di giovani sotto i 25 anni, per 279 incarichi. Basterebbe questo per dare la misura dello stato sociale ed economico di Agrigento.
Solo la politica e gli uomini politici sembrano non essere consapevoli di quello che sta succedendo, continuando a godere di inaccettabili privilegi. In un quadro di povertà dilagante i partiti ed i loro rappresentanti possono continuare a vivere nel lusso sprecando e dilapidando le risorse dei cittadini ?
Le tabelle che seguono, tratte dal sito internet sconfini.eu, dimostrano quanto abbiamo appena affermato :
Dalle notizie dei media emerge che nelle casse dei partiti giacciono quasi 2 miliardi di euro non spesi .
Secondo Sergio Rizzo, considerando tutti i finanziamenti goduti dai partiti, arriveremmo alla cifra stratosferica di 10 MILIARDI DI EURO.
Pertanto anche nelle casse dell’Idv ci sarebbero decine di milioni di euro non utilizzati.
Allora, considerato quanto detto fino ad ora, la invitiamo ad investire una parte di questo tesoretto di soldi pubblici per alleviare le condizioni di povertà degli agrigentini.
In questo modo darebbe un segnale forte di discontinuità e raggiungerebbe diversi obiettivi :
- fare dell’IDV un partito che si distingue da tutti gli altri;
- permettere al candidato Giampiero Carta di essere eletto sindaco;
- evitare all’Idv di essere spazzato dall’ondata di antipartitismo che a breve sommergerà i partiti arroccati nel loro egoismo;
- dimostrare che la anche la politica, ed i suoi rappresentanti, ha a cuore le sorti dei cittadini;
- dimostrare che la politica non si è “fermata ad Eboli” ma che si interessa dei problemi concreti dei diseredati del sud.
Lo stesso appello sarà lanciato presto a tutti i segretari di partito, ma lei potrebbe essere l’autore di un gesto che le farebbe grande onore
Certi di un concreto riscontro, restiamo a disposizione.
Distinti saluti.
Il portavoce
Dott. Giuseppe Amato