I rappresentanti della lista AGRIGENTO BENE COMUNE, concorrente alle elezioni comunali della città di Agrigento col proprio candidato sindaco Dottor GIAMPIERO CARTA, rivolgono un appello alla IV commissione Territorio ed ambiente dell’ARS perchè la legge di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione del Servizio idrico integrato venga approvata in tempi brevi affinché vengano rispettate le aspettative del popolo siciliano che col voto dello scorso giugno ha espresso la netta volontà di vedere la gestione pubblica del bene comune acqua.
Riteniamo che la proposta di legge sottoposta alla Vostra approvazione – scrivono Nello Hamel, Enzo Lombardo e Lillo Micciché -, programmaticamente ispirata ai più recenti sviluppi della legislazione interna e comunitaria, rappresenti uno strumento avanzato ed originale in grado di realizzare una riforma organica della materia che potrebbe essere assunta quale modello per una nuova disciplina nazionale del settore, dando risposta alla richiesta di una gestione pubblica in grado di coniugare il soddisfacimento di un bisogno primario con la lotta al dissesto idrogeologico ed uno sviluppo economico compatibile con le ragioni della difesa dell’ambiente.
Questo il valore politico nazionale, oltre che regionale, di questa proposta di legge, che consentirebbe di sanare, in un ambito legalitario, le innumerevoli storture che in questi anni hanno contraddistinto le privatizzazioni in Sicilia.
Una occasione unica per tutte le parti politiche per dimostrare sintonia e capacità d’ascolto della volontà del Popolo sovrano, della legittima aspirazione degli Enti Locali, 140 Comuni ed una Provincia, e dei 35.000 cittadini che hanno promosso la legge.
Per questo – conclude la nota – Vi chiediamo, dopo averlo valutato, di approvare il testo di legge, soppesando attentamente l’introduzione di emendamenti che possano alterarne i contenuti, e poi di sostenerlo in Aula.
Vi auguriamo quindi un buon lavoro, anche per conto dei 2.079.819 siciliani che il 12 e 13 giugno 2011 si sono recati alle urne per dire col 97,9% SI all’Acqua Bene Comune, fuori i profitti dall’Acqua, e che attendono l’attuazione legislativa di quel plebiscito”.