Nel numero 8 in edicola domani di Grandangolo – il giornale di Agrigento – diretto da Franco Castaldo, in esclusiva si racconta dell’attività capillare e minuziosa della Guardia di finanza che sta ispezionando ed effettuando controlli in tutte le grandi aziende della provincia di Agrigento che gestiscono (anche) soldi pubblici. Dopo “Girgenti acque” e il consorzio “Tre sorgenti” è la volta di Ato Ge.Sa 2 Agrigento, la società d’ambito che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti in mezza provincia. La Guardia di finanza, agli ordini del ten. col. Antonino Cecere con il solito drappello composto dal cap. Antonio Schiazza, sottotenente Calogero Salemi e i marescialli Nicolò Messina e Francesco Maragucci, che si occupa di verifiche fiscali, anche in questo caso ha bussato alla porta di Ato Gesa 2, sita ad Aragona, zona industriale di Agrigento, e dopo le rituali presentazioni ha spiegato il motivo della visita: verifica fiscale in materia Iva – Imposte sui redditi ed altri tributi per il periodo d’imposta 2010, finalizzata al riscontro del corretto adempimento delle prescrizioni fiscali. E, come accaduto per Girgenti acque, una mole imponente di incartamenti e documenti è stata messa sotto chiave e viene quotidianamente studiata, spulciata, radiografata.
L’intervistona della settimana di Diego Romeo è dedicata al consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Di Rosa. Poi importanti particolari sulla vicenda delle aste giudiziarie truccate a Licata ed; le ragioni dello sciopero degli avvocati, la questione rigassificatore ed infine la politica con le indiscrezioni sulle prossime amministrative.
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