Agrigento – Chissà quante volte ci siamo posti questa domanda. La risposta più ovvia, sarebbe quella dello smaltimento legale di prodotti che se immessi così come si trovano inquinerebbero l’ambiente circostante.
Ma smaltire legalmente questo tipo di rifiuti, ha un costo. Ecco che allora industriali e imprenditori disonesti, ricorrono a sistemi più sbrigativi e meno dispendiosi, quando non addirittura redditizi, come nel caso del riciclaggio di alimenti, che sempre più spesso viene accertato da parte dell’autorità giudiziaria.
Basta veramente poco per fare arrivare sui banchi di vendita un alimento riciclato: un imprenditore disonesto, qualche funzionario corrotto, un bel po’ di alimenti scaduti o avariati. Ma non sono questi i casi dei quali ci occuperemo in questo articolo.
Quello di cui andiamo a parlare, è lo smaltimento illegale di prodotti che non vengono riutilizzati. Perché mai un imprenditore dovrebbe andare a pagare stoccaggio e smaltimento di prodotti scaduti o avariati?
Sarebbe fin troppo facile rispondere dicendo che esistono le leggi che lo impongono. Fatte le leggi, si sa, si trova l’inganno.
Una bella discarica abusiva, nella quale far sparire quelle merci per lo smaltimento delle quali si sarebbe dovuto pagare un costo e che è comunque soggetto a controlli, verbali di distruzione, regimi fiscali ecc.
Detto così, si potrebbe immaginare chissà quale struttura abusiva destinata a ricevere questo genere di rifiuti. Nulla di più sbagliato.
Le immagini pubblicate a corredo di questo servizio, dimostrano come sia sufficiente una pala meccanica per fare un fosso, un po’ di benzina o altro carburante per bruciare i rifiuti, e il gioco è presto fatto.
Le foto, scattate ad Agrigento (e fatte pervenire alla nostra redazione), ritraggono quella che quasi certamente è un’area prossima alla stessa attività commerciale che si è disfatta delle merci andate a male, in barba a qualsiasi legge di tutela dell’ambiente e di carattere fiscale.
Decine, o forse centinaia di confezioni di latte ed altri alimenti, interrate dopo essere state bruciate, mentre l’acqua, probabilmente piovana, ricca dei veleni dovuti allo smaltimento clandestino, va ad inquinare i sottosuoli e le falde acquifere.
A far bella mostra di sé, oltre alle tante pedane utilizzate per il trasporto dei generi alimentari, anche un estintore scaraventato nella stessa buca.
Non bisogna inoltre dimenticare come al danno ambientale, si aggiunge il forte sospetto che anche da un punto di vista amministrativo/contabile in aziende che ricorrono a simili sistemi di smaltimento delle merci scadute o avariate qualcosa non va e non tutto è a norma di legge.
Ancora una volta (e chissà quante altre), c’è chi ha fatto il furbo a scapito della salute e della buona fede dei cittadini, seppur in maniera meno criminale di chi gli stessi prodotti li ricicla, tornando a venderli ai consumatori.
gjm
Potrei sbagliarmi, ma più che territorio di Agrigento mi sembra territorio di Porto Empedocle…
Peccato che chi ha scritto il pezzo non sia in condizione di provare nulla di quello che ha scritto, specie per quanto attiene la rivendita! Lo smaltimento dei prodotti alimentari di norma non è nocivo, anzi il più delle volte può essere usato come fertilizzante. Non dite scemenze alla gente.
Eolo era il dio dei venti, ma in questo caso il nome è stato indegnamente usurpato da chi apre la bocca solo per far prendere aria alla lingua.
L’anonimato consente a chiunque di scrivere qualsivoglia castroneria.
Di norma non rispondo a commenti di questo genere, ma nel caso specifico mi preme mettere in chiaro chi dice le scemenze, forse perchè altro non saprebbe fare.
Una risposta necessaria per far capire come le cose stiano in maniera ben diversa da quanto affermato dal signor Eolo in merito allo smaltimento di prodotti alimentari in discariche abusive, secondo il quale, oltre a non nuocere all’ambiente, potrebbe addirittura rappresentare un innovativo metodo per fertilizzare i terreni.
Qualsiasi lettore normo dotato (forse non il signor Eolo), può effettuare una rapida ricerca su internet e leggere di come tali “terreni concimati” vengano sottoposti a sequestro, mentre gli autori di simili gesti delinquenziali vengano perseguiti penalmente.
es:
http://www.ultimissime.net/Cronaca/PICINISCO-Discarica-abusiva-di-prodotti-caseari.-Sequestro-dei-Cc.html
Cordialmente
G. J. Morici