Agrigento – Questa storia non è nata dalla fantasia di uno scrittore: non lo sono. È piuttosto il racconto di un fatto realmente accaduto, al quale ho assistito vergognandomi dopo essermi profondamente commosso.
Scena del fatto l’ampio marciapiede che separa Via Graceffo e via Vincenzo Gaglio.
Due bambini di 7 ed 8 anni che per ragioni ovvie chiamerò Orso e Orsetto, stanno correndo felici sulla loro bicicletta. Ma c’è il rischio di cadere, di inciampare e di farsi male.
Orso e Orsetto, simpaticamente e giudiziosamente, abbandonano la bicicletta, la poggiano contro la ringhiera, e uno alla volta raccattano i mattoni sparsi qua e là, e ricoprono con puntigliosa attenzione quelle buche lasciate da anni all’incuria grazie al disinteresse che è ormai un imperativo nelle stanze dirigenziali dei nostri amministratori.
Ricoperte le buche Orso e Orsetto hanno ripreso la loro corsa soddisfatti di aver reso loro un servizio alla collettività. Ma non lo sanno!
Ora, non posso e non voglio moralmente e civilmente esimermi dal commentare quanto fin qui raccontato. Agrigento, nei fatti, continua a essere simbolo di un degrado mortificante.
Non c’è quartiere, dal centro storico alla zona stadio Esseneto, passando per la centralissima via Atenea e viale della Vittoria impropriamente detti salotto della città, che non abbia la “firma” scritta con l’inchiostro della strafottenza dei nostri amministratori.
Amministratori che in questo particolare momento si staranno preparando i bagagli per affrontare il viaggio lungo la campagna elettorale.
Mi pare già di sentirli pronunciare promesse, garantire il loro personale impegno a favore della città, parlare di trasparenza e di legalità dopo avere ovviamente perpetrato un inganno illudendo la cittadinanza alla quale sicuramente provvederanno a “regalare” strade pulite dalla monnezza che ci copre, avere distribuita l’acqua nei giusti tempi e per una lunga durata, avere… beh cari lettori, completate pure voi l’elenco, del resto lo conoscete quanto me.
Una cosa è certa: mi piacerebbe che gli aspiranti sindaci e consiglieri, poco importa se politici o imprenditori, accettassero di ospitare Orso e Orsetto per una lezione di Democrazie e di Civiltà.
Giuseppe Greco