La notizia è su tutti i giornali: Gheddafi voleva trasformare Lampedusa in un inferno
Ad affermarlo, il ministro degli esteri Frattini, che comunica come il Cnt dopo la presa di Tripoli abbia raccolto le prove sul piano libico per mandare immigrati verso le nostre coste. Pesanti le parole del ministro, che afferma come ci si trovi vicini a un nuovo crimine contro l’umanità.
Il sindaco di Lampedusa, intervistato da Repubblica, dichiara: “Non sapevamo nulla, temo nuovi sbarchi”.
Il progetto di Gheddafi, che aveva dato ordini chiari e precisi per trasformare Lampedusa in un “‘inferno” per l’Italia, ha oggi un riscontro ufficiale ed innegabile, dopo che i ribelli sono entrati in possesso di documenti e prove che confermano il piano libico di inondare l’isola di immigrati africani.
Per Frattini, l’azione di Gheddafi che avrebbe causato molte perdite di vite umane tra gli immigrati “costretti” ad attraversare il Canale di Sicilia, potrebbe rappresentare un nuovo crimine verso l’umanità.
Non a caso abbiamo scritto la parola “costretti”, visto che già il 7 marzo, sulle pagine di questo giornale, compariva la notizia di come Gheddafi avesse intenzione di mandare in Europa migliaia di fuggiaschi che dalla Libia volevano raggiungere la Tunisia e che erano stati arrestati dalle forze filogovernative per essere imbarcati e ‘spediti‘ sulle nostre coste (leggi l’articolo)
In quello stesso articolo avevamo persino indicato il posto – una zona costiera denominata Naeemah – dove Gheddafi aveva già radunato gli sfollati, per inviarli via nave verso l’Italia, per dimostrare che senza di lui l’immigrazione illegale sarebbe aumentata.
Ha ragione il primo ministro Jibril, – che renderà pubblici i documenti – nel dire a Frattini che i documenti “sono elementi importanti che confermano quello che non era un segreto: sapevamo tutti che questo stava accadendo”.
Tanto non era un segreto, che nell’articolo del 15 marzo dal titolo “Il ‘mistero’ del Mistral Express. Le navi delle quali tutti sanno, tranne il Viminale” (leggi l’articolo), tornavamo sull’argomento, chiedendoci se il Viminale non stesso fingendo di non sapere nulla delle intenzioni di Gheddafi e di quanto accadeva lungo le coste libiche.
Intanto i senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti.chiedono che il ministro Frattini riferisca immediatamente alle Camere nel merito delle dichiarazioni rilasciate oggi circa la prossima pubblicazione dei ‘terribili ordini impartiti da Gheddafi e dal suo governo.
Se il governo italiano realmente non sapeva nulla, verrebbe da chiedersi a cosa servono quegli apparati governativi classificati come intelligence, se non sono in grado di apprendere notizie pubblicate persino da un piccolo giornale come il nostro.
Gian J. Morici
& sapendo le autorità italiane, come anche quelle del mercato europeo, avrebbero dovuto intervenire molto prima per il bene sia dei profughi “costretti” che dei lampedusani.