Agrigento – Dei lavori di manutenzione straordinaria degli elementi prospettici del complesso edilizio demaniale in uso all’Agenzia delle Entrate di Agrigento, avevamo già scritto.
A differenza della volta precedente, allorquando un lettore faceva notare con un commento la mancanza del cartello con le indicazioni dei lavori – o che lo stesso fosse apposto in luogo ben celato -, stamane, un cartello pulitissimo, faceva bella mostra di sé all’ingresso del cantiere.
Considerato che è la settimana durante la quale si festeggia San Calo’, anche i miracoli ci stanno… Una grazia completa, sarebbe stata quella che iniziata la settimana di San Calogero, non si fosse dovuto assistere allo spettacolo indecoroso che ormai da mesi viene offerto agli agrigentini.
Pioggia di calcinacci e polvere ovunque. Bestemmie e sputi da parte degli utenti, costretti ad ingoiare polvere e subire i disagi. È stato oggi un utente, lamentando quanto accadeva presso gli uffici, a richiedere l’intervento dei carabinieri.
Quello che appare veramente strano, il fatto che siano proprio gli impiegati dell’ufficio – nonostante loro per primi subiscano i disagi nel dover lavorare in mezzo la polvere, con gli scuri delle finestre chiuse (v. foto) e con il rumore del cantiere -, a non lamentare nulla; a non chiedere il rispetto dei loro diritti; a non chiedere che vengano verificate le condizioni di sicurezza.
Noi riteniamo inverosimile quanto lasciato in un commento da parte del lettore, che nel firmarsi “Impiegato”, spiega che “Gli impiegati sono stati minacciati di rispettare il contratto di lavoro ed inoltre di essere mandati in congedo forzato nel malaugurato caso soffrissero di allergie, asme o cose più o meno gravi” (clicca qui per leggere i commenti), ma se così fosse, ci troveremmo innanzi a fatti ben più gravi di quelle che ad oggi parrebbero soltanto eventuali possibili omissioni.
Esclusa dunque la possibilità di eventuali minacce, non resta che credere ancora una volta nel miracolo di San Calo’, che ha portato gli agrigentini, a pazientare oltre qualsiasi limite dell’umana sopportazione, stando in silenzio…
Miracoloso appare pure che le pulizie vengano fatte nel corso della mattinata, mentre gli uffici sono frequentati da utenti che si trovano a zigzagare tra scope palette, contenitori per la spazzatura e carrelli (v. foto).
Ma se fosse vero che gli impiegati che malauguratamente dovessero soffrire “di allergie, asme o cose più o meno gravi”, rischierebbero la messa in congedo forzato, i cittadini che dovessero accusare gli stessi problemi, cosa rischierebbero? Si vorrebbe forse fucilarli?
Inutile evidenziare, come – oltre agli impiegati – in “rispettoso silenzio” stanno anche i sindacalisti e tutti quegli enti che, preposti ai controlli, sembrano non accorgersi di nulla.
San Calo’, oltre la voce, sembra aver tolto a tutti anche l’udito e la vista…
Meglio così. Chiusi come sorci e al buio, siamo certi che gli impiegati svolgeranno meglio il proprio compito e saranno più pazienti e ben propensi nei confronti degli utenti, che, anche loro al buio, al caldo e in mezzo la polvere, sono certamente contenti di trascorrere così qualche ora della mattinata…
Del resto, cos’altro avrebbero da fare? Andare al mare a fare un bagno in mezzo ai liquami fognari? No. Meglio qualche ora di coda trascorsa in quelle condizioni. Una sorta di penitenza, come il “viaggio n’piduni”, da dedicare al Santo nero.
In attesa del prossimo miracolo, che sarà quello di far camminare i paraplegici, visto che lo scivolo per i portatori di handicap è chiuso da una parte con la corda e dall’altra con una catena con tanto di lucchetto (v. foto), chiudiamo con la classica frase con la quale si concludono tutte le fiabe: “E vissero tutti felici e contenti”… tra una bestemmia e uno sputo, nell’assordante slenzio di chi, pure dall’interno, avrebbe il compito di tutelare impiegati e pubblico…
Gian J. Morici
Quì ci vorrebbe il bastone di San Calò!! per tutti quelli che con vile prevaricazione, sui più deboli, esercita una violenza psicologica. A loro stessi San Calogero, magari in sogno dovrebbe apparirgli, col bastone teso a mò di stare per batterli, fin quasi a farli cadere dal letto bagnati di un freddo sudore! Attenti! Magari potrebbe prenderne spunto e spuntarvi sul serio! W SAN CALO’!