Agrigento – Trovata una soluzione per la condotta fognaria riemersa dopo le mareggiate invernali nel tratto di costa di San Leone denominato “Mare Nostrum” ed attualmente priva della copertura sabbiosa. Nel corso del vertice di questa mattina all’Ato idrico di Agrigento, convocato dal direttore generale del Consorzio Bernardo Barone e dal direttore tecnico Giuseppe Milano, il rappresentante di Girgenti Acque Giuseppe Carlino, ha assicurato che entro 10 giorni verrà effettuato l’intervento urgente di ricopertura per proteggere la condotta da atti vandalici ripristinando la situazione originale e utilizzando il materiale già sul posto e/o reinterrando il tubo in polietilene che correndo lungo la battigia, recapita, sollevandoli, i reflui della centrale cosiddetta della PS alla centrale di Viale delle Viole.
La tubazione in questione, era stata realizzata 25 anni fa, ad una profondità di circa 1,5 metri dal piano della sabbia allora esistente, con una spiaggia allora molto più avanzata nel tempo ridotta dalle mareggiate
Al Tavolo tecnico di questa mattina, oltre ai rappresentanti dell’Ato idrico Bernardo Barone e Giovanni Castronovo, hanno preso parte per il Comune di Agrigento, l’assessore ai Lavori pubblici Renato Buscaglia, il dirigente del settore Giuseppe Principato e il geom. Antonino Casula, per la capitaneria di Porto, il Tenente di Vascello Dario Riccobene e per la Soprintendenza, sezione paesaggistica, Salvatore Patti. Tutti i presenti hanno concordato sulle modalità di intervento proposte dall’ing. Carlino sollecitandone l’esecuzione.
Soddisfazione per l’impegno di Girgenti Acque, è stata manifestata dal presidente dell’Ato idrico Eugenio D’Orsi che aveva chiesto ai funzionari del Consorzio di impegnarsi per la convocazione di un Tavolo tecnico spingendo per la ricerca di una soluzione quanto più rapida possibile. A segnalare per primo il problema era stato lo scorso 14 giugno, il consigliere comunale Giuseppe Arnone che aveva denunciato agli organi competenti il diseppellimento della condotta esposta con conseguente rischio di rottura e potenziale minaccia anche per la salute pubblica.
Bravo Dorsi, quando ti ci metti, fai scintille, risolvi tutto in un baleno, metti tutti in riga e principalmente incensi Arnone. In primis Il caso è stato sollevato da un cittadino con le palle gonfie, in secundis, lei è contento e soddisfatto di aver risolto un problema che poteva essere rischioso per la salute pubblica, solo se quel benedetto tubo si fosse rotto.
Ma tralascia cose ben più gravi denunciate sempre da cittadini incazzati. Perchè caro presidente non si fa una bella passeggiata in barca dietro il molo di ponente, ad ammirare le belle dolci e limpide acque del mare nostrum, anzi una volta che si trova li si può fare un bel tuffo, non si preoccupi non batterà la testa nel fondo, ci sono almeno 5 metri di acqua, se poi trova difficoltà a trovare la perdita, non si preoccupi le faccio avere le coordinate geografiche, lei si preoccupa della possibile rottura con sversamento di liquami sulla battigia, ma tace sugli sversamenti in mare 24 ore su 24 ore dietro il molo di ponente.
Si faccia dare da Di Bella il video dell’agosto 2010, è datato, ma le assicuro che le immagini sono tali e quali dell’anno scorso, stesso mare stessa melma.
Quel video è stato osteggiato da Arnone, ma era invece pura e sacra verità. Si tuffi su questa battaglia, che nessuno ad oggi è stato in grado di risolvere, faccia le scintille, bacchetti tutti, non si preoccupi sta nella parte della ragione, e vedrà che tutti i cittadini agrigentini le saranno eternamente grati.
Pescasportivo
Buonanotte! la situazione è così complessa che per risolverla si dovrebbero scomodare troppe autorità e contentarne altrettante e il buon d’Orsi rischierebbe di ritrovarsi a fare scelte inpopolari ad alcuni signori. Si preferisce di gran lunga scontentare i cittadini, ma questo gioco sta per finire.