Appello agli inquirenti affinché indirizzino con decisione i controlli e le indagini sulle connessioni, le reti e le pratiche illegali della speculazione cresciuta all’ombra degli incentivi di Stato alle rinnovabili.
Siano riviste anche le situazioni di tutti quegli impianti che hanno goduto di decisioni troppo favorevoli da parte della giustizia amministrativa
2011 Anno Internazionale delle Foreste: la Regione finanzi i boschi sui terreni dove si son compiute le illegalità fotovoltaiche!
Sono ormai tantissimi gli impianti fotovoltaici industriali che sono stati sequestrati in questi ultimi giorni ed ore nel Grande Salento (province di Lecce, Brindisi e Taranto). Nel ringraziare gli inquirenti, magistrati e forze dell’ordine, per questi primi interventi, è necessario però purtroppo sottolineare come si tratti ancora solo della puntina smascherata ed assicurata alla giustizia di un enorme iceberg ramificato, e che i reati gravi già messi in luce per gli impianti attenzionati e controllati con dovizia, paiono la illegale norma in una Puglia tutta stravolta da eolico e fotovoltaico industriali!
Chiediamo pertanto che si estendano a tappeto i controlli su tutti i progetti di eolico e fotovoltaico industriali, volti cioè alla vendita dell’energia prodotta e non per mero autoconsumo, realizzati nei campi, o in mare, o ancora in cantiere, o solo ancora in iter autorizzativo, e si rivedano anche quegli impianti, alcuni anche di parecchi ettari, su cui la fallace giustizia amministrativa, a livello di TAR o di Consiglio di Stato, con sconcertanti sentenze, ha posto un velo di fuorviante legittimità, basata sulla correttezza di procedimenti amministrativi, redatti per altro spesso da un sistema amministrativo locale corrotto o comunque compiacente e/o superficiale, e pertanto apparentemente in regola, ma solo sulla carta, nel chiuso degli uffici, ma non nella realtà; un velo sui veri reati penali e contro il paesaggio e l’ambiente, e non solo, perpetrati invece sin ad oggi impunemente!
La profonda compromissione del sistema amministrativo locale, a livello della Regione Puglia, che sta vedendo agire alla deriva tantissime amministrazioni locali ed enti preposti al rilascio delle autorizzazioni, che paiono in preda ad un’inspiegabile ubriacatura nel marasma creato dalla mala della Green Economy Industriale, ha in larga parte contribuito a fare apparire come inattaccabili amministrativamente procedimenti autorizzativi invece profondamente illegali e truffaldini nella loro sostanza e nella loro genesi.
Di fronte a questi impianti fotovoltaici ed eolici di grave impatto ambientale e paesaggistico realizzati da speculatori che stanno palesemente frodando lo Stato Italiano e derubando i cittadini, è intollerabile che meri difetti di forma, nei ricorsi presentati da cittadini e associazione di cittadini, o da enti pubblici, possano consentire che siano emesse sentenze amministrative che poi di fatto finiscono con legittimare la frode in assenza di ulteriori serie indagini!
E non mancano casi di grosse associazioni ambientaliste costrette dai giudici anche a pagare esosissime spese processuali per aver difeso nei tribunali amministrativi interessi diffusi, come nel loro statuto riconosciuto dallo Stato con precisi decreti ministeriale, contro la devastazione fotovoltaica ed eolica. Sono eventi che indignano!
Per gli stessi reati, come il palese frazionamento degli impianti per eludere la legge ed i controlli, per cui i giudici amministrativi hanno dato talvolta il via libera ad impianti con tale evidentissima condotta fraudolenta, le ben più accorte Procure della Repubblica stanno invece facendo opportunamente sequestrare, secondo giustizia, parecchi impianti fotovoltaici ed eolici in queste settimane in tutto il Salento, nelle province di Le, Br e Ta!
E’ notizia recente che si è tornati a lavorare in alcuni cantieri che erano stati sequestrati a seguito della scoperta del fenomeno della “schiavitù fotovoltaica”, ovvero l’utilizzazioni in condizioni lavorative disumane e sottopagate di forze lavoro di extracomunitari in nero. Una ripresa dei lavori al fine di completare gli impianti fotovoltaici illegali entro il 31 maggio per poter accedere ai lauti incentivi pubblici pagati dai cittadini italiani, e previsti dal cosiddetto III Conto Energia!
Se fosse vero, non avremmo parole! Saremmo soltanto profondamente indignati!
Permettere l’allaccio di quelli impianti vorrebbe dire legittimare il neo-colonialismo della mala della Green Economy Industriale, la neo-schiavitù di forze lavoro extracomunitarie in nero, la frode, e il vilipendio che in Salento si sta compiendo ai danni delle fonti rinnovabili, che devono salvare il pianeta e non assassinarlo, come qui, e dell’energia solare in particolar modo che va prodotta con pannelli ubicati sui tetti degli edifici recenti e non nei campi di vita, biodiversità, paesaggio identitario, e fonte di sostentamento da millenni della vita umana!
Chiediamo ora con massima urgenza gli smantellamenti di tutti gli impianti fotovoltaici ed eolici illegali sequestrati!
NESSUNA VILE SANATORIA, può sanare la METASTASI di questi Lager, spesso malavitosi, di fotovoltaico industriale nei campi, la cui stessa presenza costituisce un danno ed un’offesa grave per l’economia e la dignità del territorio e della gente del Salento e della Puglia tutta!
SOLO L’IDEA DI UNA VOLGARE SANATORIA ci Indignerebbe come salentini e cittadini di uno Stato che voglia ancora dirsi uno STATO di DIRITTO !!!
Far smantellate tutti quegli impianti abusivi ed illegali è un dovere delle istituzioni statali!
Torni la Natura a ribadire il ritorno della Legalità, perché quanto avvenuto sta sempre più dimostrando che
« DOVE SI DEVASTA IL PAESAGGIO, Lì C’E’ MAFIA! »
“Smantellamento”, “bonifica dei luoghi” e “restauro della ruralità e naturalità alterata” devono divenire le parole d’ordine salvifiche della legalità vera in tutto questo sfacelo, da ribadire quasi come un mantra finché il territorio non verrà risanato in ruralità e naturalità, e la legalità con loro! Devono entrare nel lessico corrente e quotidiano di tutti gli enti amministrativi ed istituzionali!
Nessun amante del Salento è animato da mero spirito giustizialista, in tutta questa sporchissima vicenda che stiamo subendo come cittadini. A nessuno interessa davvero e/o meramente vedere condotti in carcere i responsabili; a chi ama il Salento interessa invece con pienezza che si proceda allo smantellamento urgente di tutti gli orridi anacronistici impianti lager abusivamente ed illegalmente realizzati, interessa che ai cittadini tutti sia restituito il Salento rurale e naturale, diritto costituzionale di ogni cittadino (art. 9 della Costituzione Italiana, ecc.), oggi offeso dalle fabbriche della speculazione falso-verde, eolico-fotovoltaica!
Quelli impianti vanno solo smantellati, o si commette una grave infamia contro tutti quei cittadini costretti, giustamente, ad abbattere piccoli abusivismi edilizi commessi!
Si emettono ordinanze giustissime di demolizione per piccoli abusivismi edilizi di privati cittadini, a volte frutto di sacrifici di una vita, per difformità con i progetti, o per assenza di autorizzazioni, che fanno onore alle forze dell’ordine e di giustizia e rispondono alla richiesta attenzione per il paesaggio invocata dalla comunità; anche addirittura abbiamo assistito ad ordinanze di abbattimento di opere architettoniche in pietra a secco squisite e perfettamente intonate con il paesaggio, e le abbiamo viste eseguire, quest’ultime, con un pizzico di amarezza, per il valore artistico e identitario che in tal caso, raro, aveva contraddistinto le minimali strutture, muretti a secco, casette a secco con tegole, cannicciata e travi lignee, trulli. Era il caso alcuni mesi fa di un agriturismo in una masseria nel cuore del Parco dei Paduli e nel Parco della Serra di Supersano, dove con queste validissime soluzioni tecniche ed estetiche si erano ampliate alcune volumetrie di recente.
Se ora di fronte a questi estesissimi illegali ed immorali stupri industriali fotovoltaici ed eolici del paesaggio e della legalità tutta, che in più sottendono una frode ai cittadini e alle casse dello Stato enorme, dovessimo assistere a “vili sanatorie”, sarebbe un’offesa per tutti gli italiani, e sarebbe un grave indignante confermare le parole del legislatore ateniese Solone « La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi. »! Sarebbe, se così fosse, inaccettabile che i piatti della Bilancia della Giustizia non si siano posti ancora in pareggio dopo 2500 anni da quando in Grecia son state poste, anche dallo stesso Solone, le basi della nostra stessa civiltà!
Inoltre, abbiamo assistito con dispiacere indicibile e attoniti, in questi anni, anche nel Salento, a incentivazioni comunitarie date ai contadini per svellere vivi floridi vigneti, simbolo di una terra, ora dobbiamo pretendere che siano svelti invece questi tralicci di specchi, con i loro cavi e reti e antenne e cabine elettriche, infitti nei nostri suoli a loro assassinio, dobbiamo pretendere che siano ricostruiti i chilometri di tipici muretti a secco che sono stati impunemente sin ora sbriciolati in loco o asportati come pietrame nelle opere di cantiere di questa devastazione assurda ed inumana condotta, nella massima barbarie, in nome di un’ “ecologia” vilipesa, calpestata e strumentalizzata!
Non saranno grandi le perdite finanziarie, le ditte possono rivendere nel grande marcato del fotovoltaico, dove è altissima la domanda, i loro richiestissimi pannelli, magari anche a prezzi ribassati, per rientrare nelle spese, e i cittadini potranno così acquistarli per ubicarli sui loro tetti sugli edifici recenti, per crearvi impiantini diffusi così davvero democratici e di nullo impatto se ubicati sui tetti di edifici recenti per autoproduzione e autoconsumo della corrente elettrica, con vantaggi economici diretti ed evidentissimi per loro e basse potenze localmente circolanti, quindi con basso anche elettrosmog!
E saranno poco più che nulle le perdite in unità lavorative, nonostante i falsi proclami, basti pensare al bassissimo numero di manodopera a regime impiegata in questi impianti altamente automatizzati! E si risanerà invece con la bonifica l’immenso danno economico e alle economie locali tradizionali, turistiche e agricole, e dunque vero danno occupazionale, tanto inquantificabile, quanto certo, che il correlato scempio rischia di apportare, se si dovesse percorre l’indemocratica strada della vile sanatoria, che sancirebbe anche, nella massima ingiustizia, che in Puglia “la Giustizia non è uguale per tutti”!
Chiediamo infine che la Regione Puglia favorisca, per quei terreni così rovinati dal fotovoltaico, smantellati gli impianti, i rimboschimenti incentivati, previsti già nei Piani di Sviluppo Rurale, PSR, e non solo, così da dare, da rigenerare la fertilità dei suoli e contribuire al clima veramente, nonché assicurare anche degli incentivi ai proprietari dei terreni, che si ritroveranno senza affitti da parte delle ditte fotovoltaiche e con i terreni comunque danneggiati nel loro strato naturale e millenario di humus spesso asportato e danneggiato, ma che il rimboschimento rigenererà in pochi anni!
E’ viva speranza e richiesta forte sulla bocca di tutti coloro che amano il Salento, per ogni località oltraggiata e vilipesa, la “bonifica” da questi oltraggi, con azione di restauro nel paesaggio della ruralità e della naturalità ferite, solo allora trionferanno davvero quella legalità e quella moralità oggi così tanto scomparse, oggi quasi localmente estinte, solo allora i cittadini riconosceranno l’esistenza di uno Stato che sia degno dei suoi doveri nei confronti di tutti i suoi cittadini che lo costituiscono!
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Info:
Save Salento – Salviamo il Salento Associazione Radicale
Per contattare l’associazione, il segretario, i presidenti, il tesoriere, puoi scrivere a questo indirizzo di posta elettronica: savesalento@gmail.com
Sito web: http://www.savesalento.com/
Sede legale: Via Roma, n 26, c.a.p. 73020 Santa Cesarea Terme (LECCE)
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, rete apartitica coordinativa di movimenti, comitati ed associazioni a difesa del territorio e della salute delle persone
Lecce, c.a.p. 73100 , Via Vico dei Fieschi – Corte Ventura, n. 2
e-mail: forum.salento@yahoo.it, forum.salento@libero.it ,
Sito web: http://forumambientesalute.splinder.com/
Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
rete d’azione apartitica coordinativa di associazioni, comitati e movimenti locali e non, ambientalisti, culturali e socio-assistenziali
sede c/o Tribunale Diritti del Malato – CittadinanzAttiva
c/o Ospedale di Maglie “M.Tamborino”
Via N. Ferramosca, c.a.p. 73024 Maglie (LECCE)
E-mail: coordinamento.civico@libero.it , coordinamentocivico@yahoo.it
E che dire dello scempio esistente nel nostro territorio ?