Il comitato cittadino di Ravanusa di Resistenza Siciliana, attraverso il suo portavoce Daniele Gravotta, prende posizione sulle recenti dichiarazioni del Sindaco di Ravanusa, che durante il consiglio comunale tenutosi in data 4 Marzo 2011, ha detto che non è pentito di aver commesso il reato per il quale è stato condannato, che è orgoglioso di averlo compiuto e che lo rifarebbe altre centomila volte, anche per sistemare quelle persone che oggi chiedono le sue dimissioni e che molti anni fa lui stesso ha fatto sistemare compiendo grandi illegalità. “Noi di Resistenza Siciliana proporremo ai tanti parlamentari italiani ed europei, che ci dedicano attenzioni, di presentare nei rispettivi parlamenti l’interrogazione finalizzata all’introduzione negli ordinamenti nazionale e regionali dell’istituto della decadenza automatica dalle cariche elettive per quanti siano stati condannati in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione che comportano l’interdizione dai pubblici uffici. Non è possibile infatti che il sacrosanto principio costituzionale dei tre gradi di giudizio sia strumentalizzato per perpetrare un’occupazione delle istituzioni di persone che usano la cosa pubblica per scopi personali o di lobby. Chiediamo le dimissioni di Savarino, reo confesso, per restituire alla comunità ravanusana un’immagine delle istituzioni ed un governo locale credibili e per non restare indietro anche nei finanziamenti di cui Ravanusa ha bisogno e diritto”.