Roma, 08.03.2011 – “E’ paradossale che il centrodestra faccia un appello a se stesso per salvare il polo Cinecittà-Luce, quando è stata la sua politica dei tagli con la roncola a metterlo in ginocchio. Quelle dei vari Gasparri sono lacrime di coccodrillo inaccettabili: per il Governo la cultura è sempre stato un peso di cui liberarsi”. Lo afferma il capogruppo dell’Italia dei Valori in Commissione cultura al Senato, Fabio Giambrone. “Gli interventi governativi – aggiunge – hanno causato direttamente l’impoverimento dell’offerta culturale del nostro Paese: non bastavano i tagli del decreto Bondi agli incentivi per il settore cinematografico, con il milleproroghe si è disposto anche l’aumento del costo di ingresso nei cinema. Ma l’incapacità di gestire le enormi risorse italiane in fatto di spettacolo è un problema di tutto il centrodestra, visto il progetto della giunta Alemanno per trasformare Cin ecittà da industria culturale a centro commerciale. Serve un piano di rilancio degli studios romani per difendere la produzione filmica e le migliaia di professionalità coinvolte, ma soprattutto – conclude Giambrone – l’Italia ha bisogno di un altro Governo, serio e responsabile, che sostituisca questa troupe di attori tragicomici”.