“La dimensione europea e transnazionale della criminalità organizzata esige un rafforzamento della cooperazione giudiziaria e di polizia con i Paesi terzi, resa possibile con il Trattato di Lisbona”, ha affermato Salvatore Iacolino, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno del Gruppo PPE alla presenza del Ministro della Giustizia Angelino Alfano e di Mario Mauro, Presidente dei Deputati PDL al Parlamento europeo.
La criminalità organizzata è una minaccia per i cittadini e l’economia europea, per le sue imprese e le istituzioni statali.
“Narcotraffico, riciclaggio, tratta di esseri umani, sfruttamento della prostituzione, reati ambientali, lavori pubblici e altre attività imprenditoriali illecite condizionano scelte e risultati di intere comunità” ha dichiarato Salvatore Iacolino, responsabile per il Gruppo PPE del rapporto di iniziativa della Commissione LIBE sulla criminalità organizzata che sarà oggetto di dibattito nei prossimi mesi.
“L’Italia é uno dei paesi all’avanguardia nell’investigazione e nella confisca di beni. Un elemento di cruciale importanza é la riconoscibilità della confisca preventiva, non riconosciuta in alcuni Stati membri, che la eseguono esclusivamente per i reati penali”, ha spiegato Salvatore Iacolino, sottolineando come l’Italia risponde alle sfide di una criminalità organizzata che travalica i confini nazionali, anche alla luce del Trattato di Lisbona.
“La criminalità organizzata vuole il profitto illecito e quindi tende a infiltrarsi nell’economia legale attraverso nuove attività, come ad esempio il gambling online illegale e le scommesse sportive clandestine”, ha affermato Mario Mauro – che rappresentano nuove forme di crimine organizzato che necessitano una risposta coordinata a livello europeo”.
“Affinare lo strumento della confisca, ivi compresa quella preventiva, liberandola da passaggi inutili e gravosi, semplificare le procedure di utilizzo di beni confiscati a fini sociali, garantire la tracciabilità di tali beni, attivare gli uffici nazionali di recupero del patrimonio, nonché lottare contro le nuove forme di criminalità organizzata che adesso opera anche attraverso internet e gli strumenti telematici sono alcune delle possibili iniziative per rendere più efficace il contrasto alle mafie in Europa e nei singoli Stati membri, con una strategia solida e congiunta, definita anche sul piano legislativo”, ha concluso Salvatore Iacolino.