Migliaia di solleciti per il pagamento di bollette idriche stanno arrivando nelle cassette postali di utenti agrigentini della società Girgenti Acque. Le lettere sottolineano che bisogna pagare entro venti giorni altrimenti si provvederà alla sospensione del servizio. Il consigliere comunale dell’Italia dei valori Nello Hamel non è per niente d’accordo e scende in campo per difendere gli utenti che hanno ricevuto tali solleciti. “Invito Girgenti acque a sospendere ogni comunicazione di possibili tagli delle prese idriche, perché è un modo di intimorire gli utenti per costringerli a pagare prima che si chiariscano tanti aspetti della vicenda che andrebbero esaminati in un tavolo tecnico che chiedo al Sindaco di convocare e attorno al quale occorre mettere tutti i soggetti che hanno responsabilità nel determinare i costi del servizio”, ha detto Hamel in una conferenza stampa e invita inoltre quanti hanno ricevuto i solleciti a non pagare. “Suggerisco di indirizzare a Girgenti Acque una lettera raccomandata nella quale si chiede la lettura del contatore al marzo del 2008 e lettura al settembre del 2009 in modo che sia certificato e giustificato il numero effettivo dei metri cubi d’acqua consumati” spiega Hamel per il quale occorre anche che venga applicato il metodo di calcolo che è stato seguito quando gli utenti pagavano il consumo all’Eas. Ma se l’esito di queste richieste degli utenti sarà negativo, allora Hamel suggerisce di agire attraverso il ricorso al giudice di pace. “La pretesa di pagamento della società che gestisce il servizio si basa su calcoli presuntivi privi di un criterio oggettivo in quanto manca il dato della lettura dei contatori idrici al momento del passaggio di gestione”. A tale lettura doveva provvedere il Comune, che secondo Hamel avrebbe dovuto anche richiedere all’Ato idrico l’applicazione del criterio della media giornaliera dei consumi, calcolata sul consumo effettivo rilevato tramite le due letture certe dei contatori del marzo 2008 e del settembre 2009. In tal modo, secondo quanto spiegato da Hamel, si sarebbe evitata una ingiustificata attribuzione di consumi idrici in favore di Girgenti Acque. Infine il consigliere comunale ricorda che in una conferenza dei servizi dello scorso anno si era stabilito che la spalmatura dei consumi idrici avrebbe riguardato tutte le annualità comprese tra la data di attivazione del contatore sino al 2009. Invece il Comune non avrebbe applicato tale accordo, retrodatando al solo 2005 tale spalmatura. “L’amministrazione come giustifica il dato, ormai acclarato, che tra i consumi complessivi stimati presuntivamente dal 2008 al 2009 e quelli reali misurati tra 2009 e il 2010 si sta verificando una differenza di centinaia di migliaia di metri cubi d’acqua che di fatto saranno pagati a Girgenti Acque senza una plausibile motivazione ?” domanda Hamel.
Elio Di Bella