1 Ottobre 2023
Informazione “inquinata”

11 thoughts on “Informazione “inquinata”

  1. Esprimendo piena solidarietà al prof. Di Bella, al quale va tutta la stima per il coraggio di esprimere LIBERAMENTE E SENZA CONDIZIONAMENTI le notizie a 360°, devo purtroppo confermare che quanto accaduto non coglie di sorpresa quasi più nessuno. Il guaio di Agrigento non è tanto la presenza di tale Arnone (le cui “performances” rimarrebbero lettera morta insieme con lui, ma la presenza di quanti gli consentono per vigliaccheria, miseria umana accoppiata a qualche “lordura” da nascondere o affare da coltivare (che “il tale Arnone” sa usare molto bene), gli consentono di fare il buono ed il cattivo tempo. E’ davvero deprimente constatare che molte squallide figure, alcune addirittura ricoprenti cariche istituzionali, siano alla mercè di individui simili. Quale futuro potrà mai avere Agrigento con questi presupposti? E gli agrigentini vogliono davvero, e non solo per provocazione, consolidare a pieno titolo le qualifiche di “pecore e cornuti” e continuare a sguazzare nella melma, o trovare un momento di “eroico furore” per riscattarsi?

  2. Hai ragione,Elio, a prendertela tanto.Alcuni si arrogano il diritto di fare e disfare ogni cosa a loro piacere,ma il guaio è di chi li lascia fare o per viltà o per tornaconto personale.Ed il popolo subisce

  3. Non ero presente all’happening informativo sul pennello, ma questa faccenda mi fa pensare con ancor più convinzione che dietro il mare inquinato, anzi “sporco” in quel di San Leone vi sia qualcosa di torbido e scusate per la metafora. Il pennello è uno, ma per due schieramenti risulta integro o danneggiato! Mah!
    Sul caso specifico dell’ennesimo “incidente” tra Arnone e Di Bella credo che il collega del Gds (Di Bella è ovvio) faccia bene a dimostrarsi giornalista non “scendiletto”, ma credo sia giusto rispettare i contesti in cui ci si muove. Se Elio avesse, giustamente, tanto interesse a mostrare le immagini in suo possesso, credo le possa fare vedere quando, come e dove vuole, non in un’occasione in cui sono altri a mostrare il loro materiale.
    Rompere certi sistemi, specie nel giornalismo agrigentino è sacrosanto, ma i kamikaze non hanno mai cambiato la storia.
    Grazie per lo spazio e complimenti per il taglio del sito.
    Francesco Di Mare

  4. Ho letto il commento del signor Francesco Di Mare, ma mi permetto di aggiungere che il problema vero non è tanto quello di far vedere quello che già tutti vedono con i propri occhi, quanto quello di adoperarsi per non fare passare come verità inconfutabile quello che solo pochi, accomunati da comuni interessi (politico, propagandistico e di facciata, e forse affaristico), vogliono far vedere. E infatti basta già osservare come ciò provochi le reazioni per mettere a tacere tutto, quando qualche voce (non certo di un kamikaze) non è per niente in sintonia con certi poteri forti.

  5. Sono certo che Elio Di Bella renderà pubbliche le immagini in suo possesso e offro già da adesso la disponibilità di questo giornale a pubblicare il filmato.
    La nota stampa con la quale si portava a conoscenza la stampa dell’incontro, riportava come a nome di tutto il Consiglio si chiedesse di coinvolgere i rappresentanti dei mass media in un’iniziativa diretta a fornire una trasparente ed esauriente informazione. Forse se Di Bella avesse saputo che si trattava di un autogestito, non sarebbe neppure andato.
    E poi quale “trasperente ed esauriente” informazione si vuol fare, andando a chiedere all’oste se il vino è buono?
    Noto purtroppo come un’iniziativa organizzata dal Comune (Consiglio, Presidente e Sindaco), nella circostanza sia diventata di Girgenti Acque e di Arnone.
    Evidentemente tutti i consiglieri, il presidente e il sindaco, hanno rimesso il loro mandato nelle mani di uno solo.
    Perchè allora non mandarli tutti a casa e pagare lo stipendio a un solo consigliere, con notevole risparmio per le casse comunali?
    Che il sindaco fosse stato sostituito, lo avevamo notato nel corso delle conferenze stampa, ma che si sia sostituito tutto il Consiglio comunale e l’Amministrazione attiva, lo apprendiamo solo adesso.
    Quando è avvenuto il golpe?
    Se il Comune avesse voluto far chiarezza, non doveva prestarsi a fare una conferenza stampa nel corso della quale quanto affermato dall’azienda non poteva essere smentito dai giornalisti presenti.
    Arnone, a quale titolo ha fatto “SUA” una conferenza stampa del Comune indetta per fornire una trasparente ed esauriente informazione?
    Credo che Girgenti Acque non abbia bisogno di portavoce in Comune, nè sponsorizzazioni da parte delle istituzioni.
    Sarebbe bene che venisse fatta chiarezza su quanto accaduto e che anche gli altri consiglieri comunali si pronunciassero in merito.
    Fermo restando, che lo scrivente non ha difficoltà alcuna a proporre e/o accettare il governo della città da parte del solo Arnone, a condizione che tutti gli altri abbiano l’onestà di lasciare le poltrone e tornarsene a casa propria, facendo risparmiare soldi agli agrigentini.
    Con stima
    Gian J. Morici

  6. Il golpe?
    Forse quando Zambuto da traditore come lo defeniva Arnone diventa alleato dello stesso?
    Arnone ha fin troppi alleati(???) o hanno tutti paura di lui????
    Tutti a casa……cambiamo la COSTITUZIONE ITALIANA per Arnone e company e rispolveriamo la figura del potestà, almeno forse avremmo risparmiato soldi.
    Alle voci libere(???) del giornalismo agrigentino, risvegliatevi dal lungo torpore…..altrimenti cambiate mestiere!!!
    Vi sono già troppi giornalai al soldo dei politici e dei sindacati.

  7. Siamo seri, che c’entra Arnone in tutto questo?
    Arnone fa solo quello che permette chi oggi è diventato il miglior sindaco che Agrigento abbia mai avuto, mentre ieri era definito da arnone come TRADITORE, PUPO, etc.
    Marco, ma che cazzo fai? Ti decidi a fare il sindaco?
    Se proprio non ne hai voglia, sii gentile ed onesto, DIMETTITI!
    Non ti abbiamo votato per elegere Arnone a sindaco, lo avremmo fatto quando era lui candidato.

  8. Esprimo tutta la mia solidarietà al giornalista Elio di Bella. Di giornalisti come lui la città ne ha oggi un grandissimo bisogno.

    Contro tutti i tipi di bavagli!

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