Apprendiamo con piacere della richiesta presentata dal consigliere Arnone, affinchè venga inserito un punto all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale, sui fenomeni d’inquinamento atmosferico che interessano Monserrato e Villaseta.
Scrive in una nota il consigliere Arnone: “alcuni mesi addietro, mi ero occupato della questione, unitamente alla mia associazione Legambiente, richiedendo ed ottenendo la messa in funzione, da parte della Provincia Regionale, delle centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico. Ma, per quello che è dato comprendere, il problema non è stato risolto e proprio le centraline fanno rilevare un quadro tutt’altro che lineare. Da quello che emerge, è necessaria una forte iniziativa politica e di controllo, anche con profili, come dire, di natura investigativa…Ho già dato all’arch. Lo Presti e ad altri abitanti di Monserrato la mia utenza cellulare…“.
Purtroppo, ci spiace dover constatare come ogni occasione sia buona per cercare visibilità politica.
Sfugge evidentemente al consigliere come ancor prima del tanto decantato suo intervento, in molti, compreso il Comune e lo stesso scrivente, avevano già denunciato alle Autorità quanto accadeva a Monserrato e Villaseta.
Da mesi tali fenomeni erano a conoscenza di tutti, specie da quando l’Assessore all’Ambiente del Comune, Rosalda Passarello, aveva comunicato nel corso di una conferenza stampa i dati relativi allo sforamento del PM10 rilevati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria.
Seguì successivamente l’esposto presentato dal Comune e la vicenda Monserrato-Villaseta, divenne oggetto di dibattito, a volte anche con toni molto forti, all’Assessorato Regionale all’Ambiente.
Durante gli incontri all’assessorato regionale, lo stesso architetto Lo Presti, nella qualità di funzionario del Settore Ambiente del Comune di Agrigento, intervenne chiedendo che si continuasse a monitorare la qualità dell’aria di Monserrato.
A tali incontri – ai quali lo scrivente si trovò ad essere presente nella qualità di presidente dell’Associazione Free – non partecipò mai in alcuna circostanza nessun componente di Legambiente-Agrigento.
Vogliamo augurarci che, almeno questa volta, tanto il consigliere Arnone – che con la richiesta al Consiglio Comunale pare già sulla buona strada – quanto Legambiente – che certamente ha titolo e mezzi per poter intervenire – lo facciano in maniera più incisiva di quanto non abbiano fatto finora.
La salute dei cittadini, è un bene che va tutelato e non può, e non deve, essere utilizzato a fini propagandistici, da parte di nessuno.
Gian J. Morici
Per questi silenzi, dove le forze investigative non hanno mai fatto il giusto lavoro e cioè incastrare i colpevoli in flagrante stiamo pagando un dazio pesante perchè queste persone sono stete avvertite in tempo ed hanno bonificsto il perimetro incriminato ma, certi della protezione da parte di “amici istituzionali” le fanno comuque con molta attenzione. Molti rappresentanti della Legge vivono a Monserrato e nessuno, sottolineo nessuno, non ha mai messo il naso fuori dalla finestra per fare il loro dovere quando il fatto delittuoso è in essere, spingendo il cittadino a cercare di diferndersi ma senza risultato. Ad Agrigento vi è un un muro chiamato massoneria.