Altre adesioni importanti alla raccolta delle firme, che ad Aragona si sta effettuando, in segno di riconoscenza, stima ed affetto per quanto le suore vincenziane hanno fatto in quasi 130 anni di permanenza. Molti nel paese sperano che ci possa essere un ripensamento da parte dei vertici dell’Ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo dè Paoli, mantenendo e rafforzando la comunità delle presenti in Aragona.
Dopo l’arciprete Don Giuseppe Veneziano, Padre Angelo Butera e Don Fabrizio Zambuto nella giornata di oggi ha aderito all’iniziativa, partita da facebook ma, ormai, adottata dalla cittadinanza anche Don Renato Nocera, il sacerdote della parrocchia di San Francesco che, pur essendo soltanto da un mese ad Aragona, ritirando i modelli ha assicurato che da parte dei suoi parrocchiani, a mezzo della firma, non mancherà un’attestazione di ringraziamento per quanto hanno saputo fare le vincenziane ad Aragona.
Firma anche il Consigliere Biagio Bellanca, già sindaco di Aragona, “sono legato alle Figlie della Carità di San Vincenzo dè Paoli – ci dice Biagio Bellanca – poiché ho frequentato le scuole presso di loro al Palazzo che fu dei Naselli e Suor Luisa è stata mia insegnante. La mia firma vuole essere un piccolo ringraziamento per quello che le suore hanno fatto ad Aragona e per gli aragonesi con la speranza che la comunità delle vincenziane possa restare e rinvigorirsi con l’arrivo di nuove consorelle”. Il consigliere Bellanca, inoltre, informa che nei prossimi giorni cercherà di capire che fine abbia fatto la proposta per il conferimento della cittadinanza onoraria a Suor Luisa, presentata lo scorso 25 gennaio che lo vede come primo firmatario.
Neppure i Carabinieri di Aragona fanno mancare la loro riconoscenza e ringraziamento alle suore vincenziane. Paolo Miceli, il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri apponendo la propria firma si dice dispiaciuto per il ritiro della comunità delle suore dal paese, facendo presente che con le figlie della carità c’è stata sempre collaborazione e reciproco supporto, nell’ambito del sociale, per aiutare i bisognosi. Ricordiamo che le vincenziane svolgevano servizio di preghiera e carità presso l’ex carcere di contrada “Cappuccini”.
Hanno aderito all’iniziativa, ritirando i modelli per sottoporli agli aragonesi che vi si recheranno le edicole Collura, Baio e Galluzzo, la barbieria Morreale, i panifici Cacciatore e Iannuzzo, le farmacie Scurria e Piruzza, il bar pasticceria dei F.lli Latino nonché, la pasticceria-gelateria Vaccarello ma, sicuramente, altri esercizi commerciali aderiranno nei prossimi giorni alla raccolta.
Pure le ragazze della pallavolo Aragona si sono mobilitate per manifestare stima ed affetto alle suore vincenziane. Ieri sera presso il palazzetto “Stefano Di Giacomo”, per la gara di campionato vinta contro l’Altofonte, tutta la squadra aragonese con in testa il presidente Nino Di Giacomo ha firmato invitando il pubblico presente a fare lo stesso. Sono state raccolte tra gli spalti un centinaio di firme, molti i giovani che hanno aderito. In tutte le chiese nei prossimi giorni e, soprattutto, questa e la prossima domenica verranno raccolte le firme dei fedeli che vorranno manifestare affetto, riconoscenza e stima verso la comunità che ritirandosi da Aragona oltre a lasciare un grande vuoto chiuderà per sempre un capitolo della storia del paese.
Dal Gruppo “Aragona – gli amici della Torre del Salto d’Angiò” fanno sapere che proprio nel corso della raccolta firme, molti aragonesi hanno appreso la notizia del ritiro della comunità delle suore da Aragona. Notizia che li ha rattristati e nell’apporre la firma molti hanno voluto ringraziarle ma, al contempo sperano che le stesse possano rimanere e la loro comunità essere incrementata con nuovi arrivi e nuove attività caritatevoli scuramente utili per la collettività aragonese.