Dopo l’operazione “Argo” che ha smantellato il mandamento mafioso di Bagheria, con l’emissione di ventuno provvedimenti cautelari per associazione mafiosa, estorsione, rapine, detenzione illecita di armi da fuoco, scambio elettorale politico mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, e il rinvenimento in un casolare nei pressi di Casteldaccia dei cadaveri di Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentel, emissari della Sesta Famiglia canadese, il clan mafioso che fa capo ai Rizzuto, si apre un nuovo fronte nella guerra di mafia che dal Canada si allarga alla Sicilia.
I due esponenti del clan Rizzuto, per il cui omicidio sono accusati i fratelli Pietro e Salvatore Scaduto, secondo gli inquirenti sarebbero arrivati nell’isola per trattare accordi con il mandamento di Bagheria.
L’ordine di uccidere i due uomini, secondo gli investigatori, sarebbe arrivato direttamente dal Canada. La presenza in Sicilia dei due e la loro successiva eliminazione, sono un chiaro segno di come la Sesta Famiglia abbia forti legami nell’isola, ma anche di come le cosche rivali ai Rizzuto abbiano in Sicilia altrettanti solidi agganci.
La guerra tra famiglie rivali, comprese le famigerate bande di strada, finora si erano limitate al Quebec, dove a reggere il comando della criminalità organizzata è stato da tempo il clan dei Rizzuto.
Uno scontro per il controllo del territorio tra la famiglia Rizzuto e una fazione rivale gestita da Raynald Desjardins, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio.
Teatro delle violenze in Canada è stato il Quebec, ma non v’è dubbio che ad alimentare lo scontro sono state le famiglie dell’Ontario, interessate al controllo di Montreal e in particolare dei traffici del porto.
Uno scontro durissimo che ha già insanguinato il Canada e che adesso rischia di trasferirsi in Sicilia.
Il Canada attira infatti le attenzioni della criminalità organizzata a causa del sistema bancario molto riservato che impedisce di fatto le indagini contro il riciclaggio di soldi sporchi e inoltre i traffici portuali ben si prestano al traffico internazionale di stupefacenti.
Il duplice omicidio in Sicilia dei due esponenti della Sesta Famiglia, dimostra come in gioco non siano solo le famiglie mafiose canadesi, ma anche quelle che con le stesse intrattengono rapporti.
Fernandez si era trasferito in Sicilia dopo essere stato deportato dal Canada un anno fa, dopo aver scontato un periodo di detenzione.
Secondo gli inquirenti era lui a fare da tramite tra le cosche canadesi e quelle siciliane, in particolare per i traffici di droga.
A introdurre Juan Ramon Fernandez in Cosa Nostra era stato Vito Rizzuto, il quale contrariamente alla regola che impedirebbe l’affiliazione di stranieri alla mafia siciliana, aveva imposto Fernandez, che era di origini spagnole, nonostante la riluttanza di altri uomini d’onore ad accettarlo.
“In Canada, è Vito Rizzuto, che decide le regole cazzo”, avrebbe detto Fernandez ad un altro altro mafioso che aveva fatto notare come lui non fosse italiano. “Siate rispettosi. Mi siedo alla destra di Dio…” – aveva continuato Fernandez riferendosi a Rizzuto.
Nonostante ciò, il suo dio (Rizzuto) non ha potuto impedire che Fernandez venisse crivellato di colpi e che il suo corpo venisse dato alle fiamme…
Gian J. Morici