Martedì 4 ottobre 2011.
In discussione un’interpellanza del solito Biagio Bellanca. “Solito”, vista la grande mole di interpellanze e interrogazioni che Bellanca ha presentato dal 2007 ad oggi. Un’attività tale, che se fosse stata imitata da altri colleghi d’aula, avrebbe fatto correre il rischio di rallentare i lavori consiliari che spesso vengono rinviati per mancanza del numero legale.
Diversi i punti all’ordine del giorno. In discussione però, ne vanno solamente due, poiché gli altri richiedevano la presenza degli esperti/dirigenti di settore indisponibili, probabilmente, perché presenti lunedì, quando illustre vittima sacrificale è stato il numero legale.
Nell’interpellanza in discussione, il consigliere Bellanca ha sollevato una serie, a suo dire, di incongruenze tra ciò che prevedeva la deliberazione di giunta comunale n. 122/2011 e il manifesto del programma relativo agli ultimi festeggiamenti a San Vincenzo. E’ stato fatto notare come la deliberazione di giunta fosse riferita essenzialmente alla “Sagra della salsiccia e dei prodotti di qualità”, con un progetto di 94.000€ che prevedeva la compartecipazione del comune di Aragona per sole 9.000€, anziché alla festa del Santo Copatrono di Aragona.
“Alla fine chi l’ha finanziata la Sagra della Salsiccia? – Questa la domanda avanzata dal consigliere Bellanca”. Troppo facile per Biagio Bellanca credere alle dichiarazioni del sindaco, secondo cui la “Sagra della Salsiccia” si è autofinanziata, visto che la determina di giunta dice il contrario. Inoltre, è stato fatto presente che, mentre, lo scorso anno il costo del biglietto per le degustazioni era 1.50€ quest’anno era raddoppiato a 3€. Perché – si è chiesto – in virtù dei finanziamenti chiesti per la “Sagra”?
Biagio Bellanca ha chiesto anche il perché della commistione tra Sagra e Gemellaggio, inseriti nel “Manifesto” pubblicitario, che non trova nessun riscontro nel programma che il primo cittadino e la sua giunta avrebbero approvato il 10 settembre con deliberazione n. 122.
“Se Lei sindaco il 10 settembre aveva un dato certo, per questo dico che la delibera è falsa, cioè aveva cognizione di quello che sarebbe stato il finanziamento da parte del Ministero (le 25.000€ che Ruvolo aveva annunziato dal palco della Festa Popolare PiD) per quale motivo non ha provveduto ad inserire in questa delibera quella che era la realtà eliminando voci di spesa, quali, ad esempio gli esperti, piuttosto, che, il palco che è di proprietà dell’ente?”
L’ex sindaco di Aragona ha espressamente chiesto l’invio dei verbali della seduta consiliare al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, concessionario del contributo, affinché, preso atto di quanto richiesto e realizzato, possano regolarsi di conseguenza nella liquidazione del contributo.
Bellanca ha chiesto al segretario comunale se la delibera di giunta fosse nulla, vista la mancanza dell’impegno di spesa. Giovanna Italiano: “il provvedimento non comporta alcun aggravio sul bilancio del comune”. E le 9.000€ messe dall’ente che cosa sono? – ha replicato Bellanca. Il segretario ha fatto presente: “nella delibera no, nel progetto”. Chiude lo scambio di battute Biagio Bellanca sottolineando che la delibera approvava programma e progetto inserito al suo interno.
Viene fuori che nella delibera manca il visto di responsabilità contabile e, forse, sarebbe stato d’obbligo allegare alla stessa la risposta del Ministero ed altri enti che si impegnavano a ricoprire le spese di propria competenza. Presa la parola il consigliere Cipolla nel suo discorso, tra le altre cose ha osservato: “secondo me sarebbe stato opportuno fare una gara e non un affidamento diretto”. Interviene il sindaco: “dopo questa interrogazione io mi alzo e me ne vado, non ci sono più i presupposti per parlare dell’amministrazione”.
Colpo di scena! Duccio Cipolla, indispettito, platealmente si mette la giacca e abbandona l’aula e i lavori dicendo: “prima che se ne va lei, io mi alzo e me ne vado e faccio come fece l’avvocato Spazzali con Craxi a cui disse: “presidente siccome lei è un pirla” – si alza e se ne andò. Ed io – ha continuato Cipolla – lo faccio con voi perché mi sono (stancato?) di queste cose. Vi saluto e buon lavoro”. Alla fine,il sindaco rimane, mentre Cipolla, che stava relazionando abbandona l’aula.
Alfonso Tedesco visibilmente mortificato, si dissocia da quanto accaduto, e fa inoltre presente che la deliberazione è un atto senza impegno di spesa su un’istanza spedita al Ministero allegando il programma originale “che sapevamo che alla fine come tutti i progetti che si presentano vengono (rimodulati?)”. Il sindaco avverte fastidio altrui verso riuscitissimi eventi che hanno incontrato il consenso della cittadinanza, dicendosi disgustato dalla bassa politica. Tedesco manifesta al presidente Volpe tutta la propria amarezza e difficoltà a continuare un siffatto dibattito. “In Consiglio si viene per rispondere – ribatte Bellanca”.
Il consigliere Angelo Galluzzo invita Bellanca ad evitare sterili polemiche per il bene del paese. Indipendentemente da appartenenze politiche o altro, che ben vengano contributi o finanziamenti per Aragona. Voler criticare una manifestazione riuscitissima come quella di quest’anno, per Galluzzo, è veramente fuori da ogni logica. “Anche lei quando va sul palco a Comitini a distribuire ricchezze della Regione… perché se un paese ha 50 feste e tutto l’hinterland ne ha solo una – fa presente Galluzzo a Bellanca – credo che qualcosa che non va alla Regione ci sia”. Evidente come il capogruppo consiliare PID abbia confuso Bellanca con Nino Di Giacomo. Lui sì che salì sul palco a Comitini il 7 agosto. Bellanca continua ad incalzare il sindaco, facendogli presente che con la deliberazione aveva approvato il programma “Sagra della Salsiccia e dei prodotti di qualità” senza portarlo a termine. “Io ho la sensazione – continua Bellanca – che ci sia il tentativo di truffare il Ministero dell’Agricoltura. Io le cose le dico quando sono convinto e di quest’atto sono convinto che è un atto falso”.
Alfonso Tedesco ha spiegato che l’atteggiamento della sua giunta è quello di lavorare sodo senza badare a infruttuose polemiche, ricordando a Bellanca – che aveva parlato di bancarotta fraudolenta e falso in bilancio – come lo stesso è stato smentito dal Commissario Ad Acta con l’approvazione del bilancio consuntivo 2010. Biagio Bellanca da parte sua, leggendo la nota prot. 9760 del 25/11/2011, ha spiegato come ad alcune richieste di dati da parte del Commissario, utili per verificare le obiezioni al bilancio consuntivo, non sia pervenuta alcuna risposta.
Il clima in aula a quel punto, si fa veramente rovente e il presidente Volpe, quasi certamente per riportare la calma in aula, dichiara chiuso il dibattito sul punto in discussione.
Totò Castellana
Siamo alle solite!!! Sento l’esigenza di puntualizzare prima di esprimere la mia opinione ke nn “tifo ” x nessuno dei partecipanti a questa (mi manca l’aggettivo). Ben vengano tipi come il consigliere Bellanca….l’unico ke almeno con tutte le sue interrogazioni cerca l’ago nel pagliaio!!!! ce ne fossero…ma purtroppo leggo ke come al solito nn si arriva mai alla fine…..possibile ke nn sappiate lavorare con tranquillità e costanza???i problemi ke affliggono Aragona sono tanti e si stanno moltiplicando e voi sembrate (con tutto il rispetto )scolari dispettosi.Cercate di fare il bene della collettività ,le scaramucce lasciatele fuori dell’aula…cercate di darci una guida ,una speranza.
…. Bravo!!! così di fa Duccio!!! … se continui così il “nico” ti investirà certamente capo della della sua futura squadra e noi saremo tutti con te!!! ….. DUCCIO SINDACO SUBITO!!!
piropuro per carità sicuramente il consigliere cipolla non vuole fare il sindaco altrimenti non avrebbe lasciato i lavori dando del pirla. A chi poi non si capisce ma si spera non al Consiglio che rappresenta tutti gli Aragonesi o al sindaco che è stato eletto direttamente dal popolo e lo rappresenta ugualmente.
Certe volte bisognerebbe anche sapersi trattenere.