· Il 18 marzo alle ore 9:00 il numero di profughi in fuga dall’invasione russa attraverso il confine polacco-ucraino ha superato i 2 milioni (a fine giornata 2 041 391 persone).
· La Polonia accoglie le persone in fuga dall’invasione russa, indipendentemente dalla loro nazionalità. Dal 24 febbraio, nell’ambito dell’evacuazione dall’Ucraina, sono giunti in Polonia cittadini di oltre 180 paesi, tra cui molti extraeuropei, p.es.: Uzbekistan (7066 persone), India (5959), Vietnam (2909), USA (2856) , Nigeria (2690), Afghanistan (1840), Siria (1341).
· Attualmente in tutta la Polonia ci sono 38 punti di accoglienza in cui i rifugiati possono ricevere informazioni, pasti caldi, assistenza medica e alloggio.
· Il Ministero degli Affari Esteri polacco, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia Governativa per le Riserve Strategiche, è responsabile del coordinamento degli aiuti umanitari per l’Ucraina. Al fine di rafforzare tale attività è stato creato il sito web pomagamukrainie.gov.pl (disponibile in lingua polacca, inglese, ucraina).
· Il parlamento polacco ha approvato i regolamenti proposti dal governo grazie ai quali i cittadini ucraini in fuga dalla guerra potranno richiedere un sostegno finanziario per il loro mantenimento e intraprendere legalmente attività lavorative in Polonia. A ogni cittadino ucraino in fuga dalla guerra viene garantito l’accesso al sistema sanitario pubblico, alle stesse condizioni dei cittadini polacchi. Inoltre, il governo assegnerà fondi aggiuntivi dal bilancio per l’istruzione degli studenti ucraini. I cittadini ucraini saranno esenti dal pagamento delle tasse universitarie nelle università pubbliche. I cittadini ucraini potranno richiedere le prestazioni sociali e usufruire dell’assistenza psicologica gratuita.
· La Polonia chiede che l’Ucraina ottenga quanto prima lo status di paese candidato all’adesione all’UE. L’Ucraina lotta per la sicurezza di tutta l’Europa e la società ucraina ha bisogno di un chiaro segnale politico da parte dell’UE che dia speranza ai suoi cittadini, proprio ora quando ne hanno più bisogno. Il posto dell’Ucraina è nella famiglia europea. Il governo polacco sostiene inoltre con ferma convinzione l’estensione delle sanzioni contro la Russia.