“Trovo sconvolgente la notizia che vede coinvolto, ancora una volta, il nostro Paese nel commercio di armamenti con l’Egitto. Per questo ho presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Affari Esteri e al Ministro della Difesa, pur consapevole del possibile cambio di Governo, l’interrogazione rimane comunque valida in vista della prossima compagine governativa”. Così dichiara l’On. FIORAMONTI (MISTO), già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
“Da quanto si apprende da diverse fonti- prosegue- , grazie ad aziende del gruppo Leonardo (compartecipata statale al 30%), l’Egitto sta “silenziosamente” costruendo la sua flotta di elicotteri AW149, avendo già ricevuto 5 velivoli dei 24 super-medium-twins relativi a un ordine del 2019 per un valore complessivo di 871 milioni di euro”.
“Tali azioni vanno ad intrecciarsi inevitabilmente con le indagini sull’omicidio di Giulio Regeni e con il caso di Patrick Zaki, ormai detenuto da quasi un anno al Cairo senza processo. È incomprensibile la ragione che spinge ancora il nostro Governo a trattare con un Paese che ostacola scientemente la ricostruzione della verità sul caso Regeni e che si mostra sprezzante dei diritti umani”.
“Secondo la prassi internazionale, i governi che violano diritti umani e libertà fondamentali dovrebbero essere sottoposti a misure sanzionatorie, e non essere scelti invece tra i soggetti privilegiati nel commercio internazionale di armamenti. Ieri a Bruxelles per la prima volta è stato portato il caso all’attenzione delle istituzioni europee. È necessario fare chiarezza, e farla immediatamente. Basta ipocrisie”- conclude infine l’ex Ministro.